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Un modello matematico per la sostenibilità della pesca in Europa

19/01/2015

Esempio di output prodotto dal modello CMSY. Analisi della sostenibilità della pesca dell'aringa atlantica
Esempio di output prodotto dal modello CMSY. Analisi della sostenibilità della pesca dell'aringa atlantica

Realizzato all’Isti-Cnr, sarà utilizzato per dare indicazioni precise alla Commissione Europea sui limiti alla pesca in Europa. Organizzazioni internazionali come ICES e FAO lo hanno valutato come il migliore attualmente disponibile in questo settore

Isti-Cnr, con il suo gruppo ‘InfraScience’ del laboratorio NeMIS, lavora da anni nel settore delle Infrastrutture informatiche per la ricerca: da circa 10 anni, tali infrastrutture vengono utilizzate come supporto a scienziati nell’ambito della biologia computazionale e della sostenibilità della pesca.

La collaborazione tra Gianpaolo Coro dell’Isti e Rainer Froese, autorevole ricercatore dell'istituto tedesco GEOMAR di Kiel, nel contesto del progetto Europeo i-Marine, ha prodotto ‘CMSY’, un modello statistico che permette di stimare la massima quantità di pescato sostenibile per una specie marina in una certa area.

Nell’ambito del progetto, Gianpaolo Coro si è occupato della creazione e messa a punto del modello, mentre Froese ha curato soprattutto gli aspetti biologici. Altri tre studiosi (N. Demirel, K. Kleisner e H. Winker) hanno contribuito con dati a copertura mondiale per la verifica sperimentale.

Il modello è applicabile a scenari dove i dati sulla specie sono limitati, poiché necessita solo di conoscere uno storico della pesca della specie e una valutazione ‘qualitativa’ (bassa, media o alta) delle sue naturali capacità riproduttive e di ripresa (resilience e productivity, secondo il gergo biologico).

‘CMSY, basato sulla combinazione di un metodo Monte Carlo con un modello Bayesiano complesso, è stato messo a confronto con altri modelli durante il meeting WKLife4 (Ottobre 2014) disposto da ICES (International Council for the Exploration of the Sea), l’organizzazione non governativa che ogni anno indica alla Commissione Europea i limiti di pesca per ogni specie di interesse commerciale, in particolare per quelle del Nord Europa. In questa ‘gara’ internazionale tra modellisti e biologi, ‘CMSY’ è risultato il migliore, e i risultati sono stati pubblicati su un report ufficiale che verrà utilizzato dalla Commissione Europea.

Nello stesso periodo la FAO ha effettuato una valutazione parallela a quella di ICES, ottenendo risultati simili: nel Dicembre scorso, ha invitato Gianpaolo Coro a illustrare nei dettagli il modello.

‘CMSY’, sarà - con molta probabilità- utilizzato dalla Comunità Europea nei prossimi anni per stabilire i limiti di pesca sulle specie di interesse commerciale dei mari del Nord Europa, e avrà quindi impatti economici considerevoli. Il modello è attualmente usufruibile, con un'interfaccia web, anche tramite l'infrastruttura D4Science dell'InfraScience lab dell’Isti.

 

Per informazioni:

Gianpaolo Coro, Isti-Cnr, Area della Ricerca di Pisa (via Moruzzi 1, Pisa, 56124).

Tel. 050/6212978, email: gianpaolo.coro@isti.cnr.it , http://nemis.isti.cnr.it/person/gianpaolo-coro