13/01/2015
Il centenario del terremoto della Marsica del 1915 riveste oggi un significato affatto particolare in quanto ci ricorda da un lato che ancora non è possibile fare alcuna previsione, o meglio predizione, dall'altro che solo conoscendo gli effetti di un terremoto ci possiamo difendere. Una dichiarazione di Giandomenico Cifani
Questa difesa può consistere solo nella prevenzione che passa attraverso la conoscenza, la formazione, l'informazione, unite a una serie di azioni concrete finalizzate alla riduzione del rischio sismico quali, in particolare, la riduzione della vulnerabilità del patrimonio costruito. I paragoni che spesso si fanno con gli Stati Uniti o con il Giappone sono in gran parte impropri se riferiti all'Italia. Mentre, infatti, per le nuove costruzioni il problema è relativo in quanto le norme sismiche vigenti garantiscono una sufficiente sicurezza, dall'altro l'Italia ha un immenso patrimonio storico-architettonico che va dai singoli monumenti a interi centri storici per i quali si può mitigarne il rischio sismico solo intervenendo con la riduzione della vulnerabilità.
Le esperienze passate, a partire proprio dal terremoto di Avezzano, dovrebbero essere di insegnamento, considerando che praticamente tutta l'Italia è soggetta ad eventi anche frequenti: invece c'è la tendenza a smarrire la memoria storica e a dimenticare gli insegnamenti del passato. Se si rileggono alcune relazioni sulla ricostruzione post-sisma della Marsica, quali ad esempio quelle dell'ing. Gustavo Giovannoni, troviamo spunti di estrema attualità purtroppo ignorati nei decenni successivi, così come lo sono stati quelli conseguenti a terremoti più recenti quali quelli di Umbria-Marche del 1997 e del Molise del 2002. Il sisma dell'Abruzzo del 2009 e, in parte, anche quello dell'Emilia Romagna, Lombardi e Veneto del 2012 sono altri esempi lampanti di questa carenza di memoria.
E' paradossale che ad ogni terremoto si debba ricominciare tutto da capo e "reinventarsi" aspetti tecnici e procedurali scontati e ben consolidati. L'auspicio è che la ricorrenza del terremoto della Marsica del 1915, con oltre 33.000 vittime, sia di stimolo per i "decisori" a promuovere concrete politiche di prevenzione e a promulgare una legge quadro nazionale sulla prevenzione, emergenza e ricostruzione, tre fasi strettamente collegate tra loro e che fino ad oggi sono sempre state trattate separatamente.
Per informazioni:
Giandomenico Cifani
Responsabile ITC CNR Sede L'Aquila
Istituto per le Tecnologie della Costruzione
Consiglio Nazionale delle Ricerche
Via Giosué Carducci, 32
67100 L'Aquila
Tel. +39.0862.316669
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