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Il contributo del Cnr per contrastare il dissesto geo-idrologico

19/11/2014

L’Ente, attraverso il Dipartimento scienze del sistema Terra e tecnologie per l’ambiente, può mettere a disposizione un ampio bagaglio di competenze e tecnologie per la migliore tutela e sicurezza del territorio nazionale, duramente colpito nelle ultime settimane da frane e inondazioni 

Nelle ultime settimane l’Italia è stata colpita ripetutamente e in più parti da frane e da inondazioni che – purtroppo – hanno anche causato vittime oltre che danni economici e ambientali ingenti. La frequenza degli eventi dannosi cresce, e con esso il costo economico, ambientale e sociale degli eventi.

Le cause del dissesto sono note, e sono dovute da un lato a fenomeni naturali (la frequenza e l’intensità delle precipitazioni, le condizioni morfologiche e geologiche del territorio, la copertura e l’uso del suolo) e dall’altro da cause e fattori antropici (troppe costruzioni in aree a rischio). In un contesto climatico e ambientale in continua evoluzione, anche le condizioni di rischio geo-idrologico cambiano rendendo - se possibile - ancora più difficile un contrasto efficace al dissesto.

Il contrasto al dissesto può avvenire solamente attraverso un insieme di strumenti e sistemi di difesa strutturali e non strutturali, inclusi moderni sistemi previsionali che sfruttino le migliori conoscenze e capacità tecnologiche. E’ indispensabile acquisire migliori e più accurate conoscenze sul territorio e sui cambiamenti climatici e ambientali che influenzano le condizioni di rischio. E’ necessario che conoscenze e tecnologie colmino ‘l’ultimo miglio’ della lotta al dissesto, contribuendo efficacemente alla pianificazione urbanistica e territoriale, a tutti i livelli geografici e amministrativi. E’ infine indispensabile informare i cittadini sulle condizioni di rischio, e sulle strategie di mitigazione e adattamento realisticamente disponibili nel breve e nel lungo periodo.

Il Consiglio nazionale delle ricerche da anni si occupa di promuovere ed eseguire attività di ricerca e sviluppo tecnologico nel settore del dissesto geo-idrologico (frane, inondazioni, erosioni, siccità, clima, ecc.). Gli Istituti del Dipartimento scienze del sistema Terra e tecnologie per l’ambiente del Cnr, e in particolare quelli che si occupano di previsione e mitigazione dei rischi geo-idrologici e degli effetti dei cambiamenti climatici e ambientali, possono dare un contributo efficace.

E’ urgente un programma di ricerca nazionale sui rischi geo-idrologici. Auspichiamo un cambio di paradigma che metta la ricerca scientifica e lo sviluppo al centro della soluzione del problema del dissesto geo-idrologico, e che utilizzi tutte le competenze scientifiche e tecnologiche disponibili per la migliore tutela e sicurezza del territorio oggi possibili.

“Per prevenire, o almeno attenuare gli impatti dei fenomeni estremi e ridurre il rischio idrogeologico, non servono interventi eclatanti o clamorosi ma solo programmi basati su ricerca scientifica e conoscenza dei fenomeni e delle criticità, utilizzando tutti gli strumenti disponibili per la previsione  degli eventi meteorologici e idrologici”, afferma il direttore del Dipartimento Enrico Brugnoli.

 

Per ulteriori informazioni:

Enrico Brugnoli, direttore del Dipartimento scienze del sistema Terra e tecnologie per l'ambiente del Cnr, tel. 06/4993.3836 – 3886, email: direttore.dta@cnr.it

Fausto Guzzetti, direttore dell’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica (Irpi) del Cnr, tel: 075/5014402, email: F.Guzzetti@irpi.cnr.it