17/03/2014
Nell’avvicinarsi della giornata mondiale dell’acqua, l’Irsa-Cnr promuove il progetto ‘SWaRM-NET’ finalizzato a sviluppare un modello di governance intelligente attraverso lo sviluppo e l’innovazione di prodotti, processi e servizi. Obiettivi: incentivare una gestione efficiente delle risorse, maggiore attenzione alla compatibilità tra disponibilità e domanda, sistemi di depurazione più efficaci e coinvolgimento proattivo dei cittadini.
L’acqua è una risorsa rinnovabile, ma cambiamenti climatici e demografici, sovrasfruttamento delle risorse e inquinamento determinano un impoverimento delle disponibilità idriche in termini sia quantitativi che qualitativi, mettendone a rischio la sostenibilità sul medio lungo periodo.
Indicatori introdotti recentemente quali ‘acqua virtuale’ e ‘impronta idrica’ danno un’idea degli ingenti volumi d’acqua dolce necessari per la produzione di beni/servizi richiesti dal nostro stile di vita. Ma l’acqua non è solo un mezzo di produzione, è parte fondamentale del nostro paesaggio, della biodiversità, delle nostre foreste, ed è fortemente interconnessa con l’energia.
La gestione delle risorse idriche nelle città richiede sforzi scientifici e imprenditoriali notevoli per sperimentare e innovare prodotti, processi e servizi che incentivino un uso efficiente delle risorse, una più attenta compatibilità tra disponibilità e domanda, una depurazione più efficace a beneficio dei sistemi acquatici, un coinvolgimento proattivo dei cittadini. Il progetto SWaRM-NET (Smart Water Resource Management), finanziato dal Ministero dell’istruzione, università e ricerca sul bando nazionale ‘Smart Cities and Communities’ (ambito ‘Gestione delle Risorse idriche’) e coordinato dall’Istituto di Ricerca sulle Acque (Irsa-Cnr), si propone di sviluppare un modello di governance intelligente delle risorse idriche.
Gli obiettivi sono necessariamente molteplici e investono il settore del controllo e monitoraggio, sia a livello della rete di distribuzione che fognaria (consumi idrici, apporti inquinanti, perdite delle reti), l’uso efficiente della risorsa (riuso, recupero di energia, di materie prime e biocombustibili), l’analisi e minimizzazione degli impatti negativi determinati dalla ricorrenza di eventi climatici estremi o anche da emissioni odorigene che interessano aree limitrofe ad impianti di trattamento e bacini idrici degradati.
Nel settore del monitoraggio dei consumi idrici le tecnologie ICT determineranno un salto di qualità. Il ricorso al contatore intelligente può consentire uno scambio biunivoco di informazioni tra gestore e utente e un monitoraggio in tempo reale dei consumi, incoraggiandone una riduzione, mentre l’uso di sensori innovativi on line potrà fornirà informazioni su parametri di qualità dell’acqua destinata al consumo umano, consentendo interventi più solleciti in caso di superamento dei limiti di legge. Sensoristica innovativa sarà anche impiegata per monitorare i carichi inquinanti veicolati nella rete fognaria, allo scopo di ottimizzare strategie di attenuazione nella gestione delle operazioni di scolmo e acquisire dati sul trasporto di sostanze inquinanti pericolose (già normate a livello europeo e nazionale) ed emergenti (farmaci, personal care products, ecc), queste ultime ampiamente mobilizzate in ambito urbano.
Dispositivi innovativi verranno applicati per il controllo dello stato di efficienza delle fognature urbane e degli impianti di depurazione. Nel settore della depurazione saranno privilegiate tecnologie a basso impatto ambientale, in termini di superfici occupate, produzione di fanghi e emissioni odorigene, volte a massimizzare il recupero di energia, di nutrienti e biocombustibili. Il ricorso a processi anaerobici che, nel trattamento di reflui, non consumano energia ma la producono sarà fortemente incentivato, così come la verifica sperimentale di nuove tecnologie che si affacciano nel panorama scientifico basate sull’impiego di “microbial fuel cells”. Verranno sperimentati in aree campione apparati innovativi per la valorizzazione del potenziale termico dell’acqua che fluisce nella rete acquedottistica.
Saranno sviluppati nasi elettronici per la misurazione delle emissioni odorigene, in modo da poter tracciare mappe di diffusione delle emissioni, di ausilio nella pianificazione territoriale e suggerire procedure e strategie di attenuazione del disturbo. Sarà perseguito un uso più efficiente della risorsa attraverso il riuso di acque di pioggia e di acque reflue trattate, anche con il ricorso a green infrastructures, garantendo condizioni di sicurezza in termini di parametri chimici e igienico-sanitari.
I possibili impatti sulla cittadinanza, determinati dalle situazioni di rischio derivanti da eventi climatici estremi quali alluvioni e fenomeni di carenza idrica e siccità, saranno affrontati e minimizzati attraverso la predisposizione di metodologie/indicatori di allerta precoce e l’indicazione di strategie di contrasto e mitigazione. Saranno sviluppate semplici applicazioni su i-phone e tablets per consentire la diffusione di informazioni utili ai cittadini utenti su qualità, quantità e costo dell’acqua erogata, ma anche la segnalazione da parte di questi ultimi di situazioni di rischio quali quelle riconducibili a scarichi abusivi su suolo e corsi d’acqua. Sarà realizzato un sistema di gestione delle informazioni organizzato in modo da prevedere soluzioni interoperabili ed essere interfacciato con banche dati ambientali già esistenti e utili nel settore della sicurezza del territorio e del waste management.
Le azioni che saranno sviluppate in relazione ai diversi obiettivi programmatici vedranno coinvolti i Comuni di Milano, Monza, Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo e Lecce e prefigurano interessanti ricadute socio-economiche in termini di prodotti innovativi, coinvolgimento delle Smart Communities e potenzialità ICT espressa. Al progetto collaborano numerosi partner imprenditoriali (Metropolitana Milanese, Vitrociset, Telecom e 8 soggetti privati, Omnitech, Degremont, Sitael, Brianzacque, ETG, LAV, SIT, Systea, confluiti in un’associazione temporanea di imprese), il Politecnico di Milano e le Università di Brescia e Milano Bicocca.
Per informazioni:
Maurizio Pettine, direttore IRSA-CNR e coordinatore del progetto SWARM –NET – email: direzione@irsa.cnr.it, tel. 06/90672769, www.irsa.cnr.it