25/07/2013
Nell’ambito degli Stati Generali della Ricerca e dell’Innovazione promossi dalla Regione Lombardia, sono state sottoscritte 12 convenzioni operative per progetti di ricerca tra Regione e CNR, scaturiti dal nuovo Accordo Quadro del 2012, a cui si aggiunge un progetto dedicato agli spazi espositivi per la ricerca dell’Expo 2015. 20 milioni di Euro per il 2013-2014 la dotazione finanziaria. Il primo Accordo Quadro del 2006, con una dotazione di 40 milioni, ha già prodotto importanti risultati: 173 nuove assunzioni, 35 prototipi, 14 brevetti, 134 articoli ISI pubblicati
Gli Stati Generali della Ricerca e dell'Innovazione che hanno avuto luogo oggi, promossi dalla Direzione Generale Attività Produttive, Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia, sono stati occasione di dialogo e confronto - con interlocutori istituzionali a livello comunitario, nazionale e regionale - sulle attività promosse dalla Regione su queste tematiche, descritte nel Documento Strategico per la Ricerca e l'Innovazione, e sui nuovi documenti strategici e programmatori in corso di predisposizione concernenti le politiche e strategie future dell'Assessorato, oltre che sulla strategia di programmazione e specializzazione intelligente da definire anche in relazione alla nuova Programmazione Comunitaria 2014/2020. Durante l'evento sono state sottoscritte 12 convenzioni operative per altrettanti progetti di ricerca scaturiti dal nuovo Accordo Quadro tra Regione Lombardia e Consiglio Nazionale delle Ricerche, sottoscritto il 16 luglio 2012. Le tematiche di ricerca vanno dalle Scienze della vita all'Energia, dall'Agrifood alla Fabbrica intelligente, dalle Tecnologie per le Smart Communities e per gli Ambienti di vita alla Chimica verde e all'Aerospazio. A queste si aggiunge un progetto specifico dedicato agli Spazi Espositivi per la ricerca - Padiglione Italia Expo 2015, con l'obiettivo di promuovere e dare visibilità alle eccellenze lombarde nel campo della ricerca, durante lo svolgimento della manifestazione e nella fase post Expo. Con una dotazione finanziaria complessiva di 20 milioni di Euro per il biennio 2013-2014 (equamente ripartita fra i due partner), il nuovo Accordo Quadro ha quale finalità l'attuazione di programmi di Ricerca e Sviluppo e valorizzazione del capitale umano mirati ai bisogni sociali ed economici della Regione, con ricadute dirette sia sul territorio sia sul sistema della ricerca.Il documento dà continuità al primo Accordo Quadro sottoscritto tra Regione e CNR nel luglio 2006, che per la sua innovatività ha rappresentato un esempio positivo e unico a livello nazionale di collaborazione tra la ricerca pubblica e un'amministrazione regionale. L'Accordo, con una dotazione di 40 milioni di Euro, ha favorito la massima valorizzazione dei risultati scientifici raggiunti dal sistema della ricerca CNR in Lombardia e la loro trasformazione in innovazioni tecnologiche da parte di imprese "high tech" che possono nascere e crescere sul territorio regionale.A dare attuazione concreta a tali impegni, dal febbraio 2008, sono state quattro convenzioni operative, concluse nel primo semestre del 2013 e relative ad altrettanti progetti di ricerca quinquennali sulle tematiche dell'efficienza energetica, dell'agroalimentare, del manifatturiero lombardo e delle nanoscienze. Importanti i risultati conseguiti a conclusione dei quattro progetti in termini di nuove assunzioni (173 posizioni attive, a fronte delle 142 previste, con 53 passate a contratti a tempo indeterminato presso il CNR, altri Enti pubblici di ricerca o aziende italiane ed estere), soluzioni tecnologiche, prototipi (35), brevetti (14), assetti sperimentali (8), pubblicazioni (134 articoli ISI), partecipazioni a competizioni, fiere, manifestazioni divulgative, comunicazioni a congressi e workshop.L'innovatività dell'Accordo è scaturita dall'impegno a sostenere azioni capaci di garantire ricadute positive, dal lavoro per l'inserimento dei giovani nel sistema della ricerca e dalla volontà di favorire il trasferimento dei risultati ottenuti nel sistema produttivo lombardo. Approccio e azioni relative hanno rappresentato una concreta risposta al problema della "fuga dei cervelli" e un'opportunità di inserimento per giovani laureati e tecnici.Un circolo virtuoso che ha visto la crescita di competenze scientifiche coerenti con le strategie regionali di sviluppo economico e sociale. Una sinergia tra la diffusa e composita presenza del CNR in Lombardia e la Regione, con il CNR che si rafforza non soltanto in termini di infrastrutture (circa il 17% delle risorse attivate dall'Accordo destinato a nuove attrezzature, che anche dopo la conclusione dei progetti resteranno in dotazione agli Istituti), ma soprattutto di nuove competenze legate al tessuto produttivo del territorio.