31/01/2013
I ricercatori dell’Ingv e di Iamc-Cnr hanno condotto dei recenti studi che hanno permesso di stabilire che il Marsili,il vulcano sottomarino più grande d’Europa posto proprio nel cuore del Tirreno a metà strada tra Salerno e Cefalù,sarebbe un fratello delle Eolie cioè un’ottava isola delle sette già emerse.
Lo studio sul Marsili è stato pubblicato sulla rivista ‘Earth Science Reviews’ con l’articolo ‘The Marsili Ridge (Southern Tyrrhenian Sea, Italy): An island-arc volcanic complex emplaced on a ‘relict’ back-arc basin’ (vol.116,2013,85–94). L’attività di ricerca conduce i ricercatori ad affermare che se finora si pensava a questo gigante lungo 70 km e largo 30 come il risultato di un fenomeno di pura oceanizzazione, cioè di apertura, della piana batiale tirrenica, oggi ci sono le evidenze per affermare che l’oceanizzazione si sia fermata circa un milione di anni fa per una risalita passiva del magma dal basso verso l’alto, proprio come le Eolie. A far propendere per quest’ultima ipotesi è la bassa pressione del magma all’interno dell’edificio vulcanico e le caratteristiche morfologiche dell’edificio vulcanico.
La montagna sottomarina del Marsili (Mar Tirreno meridionale, Italia) è classicamente considerata come la parte apicale della dorsale di un bacino oceanico di retro-arco associato alla subduzione del Sud Tirreno-Arco Calabro. Dati batimetrici ad alta risoluzione mostrano che la dorsale si estende verso NNE-SSO ed è composta da 4 settori e 11 segmenti principali. La dorsale comprende attività di tipo centrale e vulcanismo fissurale con risalita passiva di magma. Coni indicativi di elevati tassi di emissione si concentrano nella zona assiale, mentre centri associati a tassi più bassi si trovano sulla punta settentrionale. Lungo l'asse, la migrazione laterale del magma si sviluppa dal settore centrale verso la punta settentrionale a causa di un locale ispessimento della crosta. L'apertura del bacino di retroarco del Marsili si estingue progressivamente da circa 1 Ma e la dorsale si forma per risalita passiva lungo le preesistenti fratture ereditate dalle precedenti attività di oceanizzazione. I valori del tasso di uscita a lungo termine, il rapporto tra la pressione magmatica e lo stress tettonico, e le caratteristiche morfologiche dei flussi di lava e degli dicchi sono in linea con quelle che si trovano in vulcanici localizzati in zone di subduzione. La dorsale del Marsili rappresenta un vulcano posto all’interno di un bacino di retro-arco 'relitto'. La formazione della dorsale segna il passaggio da una tettonica estensionale a una compressiva.
Riferimenti: Guido Ventura, Ingv (Via di Vigna Murata 605, 00143 Roma), tel.:+ 39 0651860221, email: guido.ventura@ingv.it; G. Milano, Ingv (Via Diocleziano, 328, 80125 Napoli); Salvatore Passaro, Iamc-Cnr, (Calata Porta di Massa, 80133 Napoli), email: salvatore.passaro@cnr.it; Mario Sprovieri, Iamc-Cnr (Via del Mare 3, 91021 Campobello di Mazara, Trapani), tel.: +39 092/440600 email: mario.sprovieri@iamc.cnr.it
Riferimenti web: www.ingv.it; www.iamc.cnr.it; www.elsevier.com