11/01/2013
Il team del Prof. Enzo di Fabrizio dell'Istituto Italiano di Tecnologia, in collaborazione con l'istituto Imem del Cnr di Parma e l'Universita' degli Studi "Magna Graecia" di Catanzaro, hanno finalmente fotografato la famosa doppia elica di Watson-Crick con un microscopio elettronico a trasmissione
Il team del Prof. Enzo di Fabrizio dell'Istituto Italiano di Tecnologia, in collaborazione con l'istituto Imem-Cnr di Parma e l'Universita' degli Studi "Magna Graecia" di Catanzaro, hanno finalmente fotografato la famosa doppia elica di Watson-Crick con un microscopio elettronico a trasmissione.
Precedentemente, la struttura del Dna era stata scoperta utilizzando cristallografia a raggi X, osservando il complesso pattern di diffrazione generato dalla sua struttura cristallina. Le nuove foto sono invece immagini dirette dei filamenti di Dna, visti in questo caso con elettroni anziché con fotoni a raggi X. Il trucco usato è stato quello di stendere i fili di Dna da una soluzione diluita, adagiandoli su un letto di pilastri nanoscopici di silicio.
Il team ha sviluppato un sistema di pilastri estremamente idrorepellente, in modo da provocare l'evaporazione rapida della soluzione, lasciando i filamenti di Dna sospesi tra i pilastri. Dei piccoli fori alla base del letto di nano-pilastri permettono il passaggio degli elettroni per le immagini ad alta risoluzione. Con questa tecnica, i ricercatori potranno essere in grado di vedere come le singole molecole di Dna interagiscono con altre biomolecole. Tuttavia, attualmente il metodo funziona solo con "corde" di DNA costituite da sei macro-molecole avvolte attorno ad un settimo filamento centrale. L'energia degli elettroni è infatti sufficiente per rompere un singola filamento sospeso di Dna.
L'utilizzo di rivelatori più sensibili in grado di rispondere a piu' basse energie degli elettroni potrebbe consentire di vedere le singole doppie eliche, o fili di Dna anche non accoppiati. "Migliorando la preparazione dei campioni, unita a una piu' alta risoluzione sperimentale, dovremmo poter vedere il Dna a livello delle singole basi" dice Enzo di Fabrizio.
Fonti: Nano Letters (ACS Publications): http://pubs.acs.org/doi/abs/10.1021/nl3039162 - New Scientist. Physics and Math: http://www.newscientist.com/article/dn22545-dna-imaged-with-electron-microscope-for-the-first-time.html - BuzzFeed FWD: http://www.buzzfeed.com/donnad/27-science-fictions-that-became-science-facts-in-2 - Rai Radio3 Scienza: http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/puntata/ContentItem-6a5349c3-9238-4df3-b5bb-bbf052f17920.html
Riferimenti: Per informazioni: Dr. Giovanni Bertoni, Imem-Cnr, Parco Area delle Scienze 37/A, 43124 Parma, tel: 0521.2691.200, fax: 0521.269206, e-mal: giovanni.bertoni@imem.cnr.it
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