27/09/2005
Nuovi composti peptidici capaci di interagire con i recettori del VEGF e di modulare la risposta angiogenica mediata dal VEGF. I composti sono stati ottenuti mediante un approccio di "structure-based design." Il peptide sviluppato promuove l'angiogenesi e potenzia l'attività del VEGF. Le possibili applicazioni di tale molecola sono nel trattamento di patologie cardiovascolari come l'ischemia cronica e di stati naturali e patologici che beneficiano della rigenerazione o formazione di nuovi vasi sanguigni. Inoltre, i composti possono essere utilizzati a scopo diagnostico per le patologie in cui è presente un iper espressione dei recettori del VEGF.
L'angiogenesi si riferisce al processo di rimodellamento del tessuto vascolare caratterizzato dalla diramazione di un nuovo vaso sanguigno da un vaso preesistente. Essa è particolarmente attiva durante l'embriogenesi mentre durante la vita adulta è quiescente e limitata a particolari fenomeni fisiologici. Diventa, invece, attiva in numerose condizioni patologiche (angiogenesi patologica) come tumori, ischemia cronica, retinopatia proliferativa e artrite reumatoide. Riuscire a modulare l'angiogenesi è particolarmente attraente in quanto permette di curare, o seguirne il decorso in seguito a trattamento farmacologico, diverse malattie con elevato impatto sociale. Uno dei principali fattori responsabile dell'angiogenesi è il fattore di crescita vascolare endoteliale (VEGF). Sulla base della struttura tridimensionale del VEGF complessato ad uno dei suoi recettori è stata progettata un molecola di natura peptidica che riproduce strutturalmente una delle regioni dell'interfaccia di riconoscimento VEGF-recettore. Il peptide interagisce con i recettori del VEGF presenti sulla superficie delle cellule endoteliali ed è capace di modulare la risposta angiogenica mediata dal VEGF. In particolare, ne potenzia l'attività biologica e induce la formazioni di capillari in esperimenti in vitro. Questi risultati suggeriscono che la regione del VEGF riprodotta è implicata nel legame al recettore ed è di potenziale interesse per applicazioni biomediche. Potenziali applicazioni di questa molecola o di suoi analoghi sono nella cura di malattie cardiovascolari e nel trattamento di stati naturali e patologici che beneficiano della rigenerazione o formazione di nuovi vasi sanguigni. Inoltre, i composti possono essere utilizzati a scopo diagnostico per le patologie in cui è presente un iper espressione dei recettori del VEGF. Il lavoro, svolto in collaborazione con il Dipartimento Medicina Clinica Scienze Cardiovascolari ed Immunologiche dell' Università di Napoli "Federico II" e con il Dipartimento di Scienze Ambientali, della Seconda Università di Napoli, è stato pubblicato dalla rivista americana Proceedings of the National Academy of Sciences USA (Proc. Natl. Acad. Sci. USA, 10.1073/pnas.0505047102)
Riferimenti:
Luca D'Andrea - Istituto di Biostrutture e Bioimmagini - email: ldandrea@unina.it Tel:0812536679
Carlo Pedone - Istituto di Biostrutture e Bioimmagini - email: carlo.pedone@unina.it tel:0812536651