02/11/2001
Il Consiglio Nazionale delle Ricerche ha brevettato un nuovo sistema per prevenire gli scavi archeologici clandestini. Grazie a un sensore collegato a un trasmettitore i reperti trafugati emettono un segnale intercettabile anche a grande distanza
Per i tombaroli si prospettano tempi molto duri. Grazie ad una nuova tecnica messa a punto dal Consiglio Nazionale delle Ricerche - illustrata in occasione del Convegno sui beni culturali del Progetto Mezzogiorno - sarà molto più facile localizzare gli scavi clandestini e bloccare quasi sul fatto i tombaroli.
Il sistema - brevettato da Marco Malavasi, direttore del Progetto Mezzogiorno CNR e da Sandro Massa del Centro Conservazione Opere d'Arte del CNR di Roma - è composto da una un sensore che, collegato a un trasmettitore, lancia immediatamente l'allarme quando rileva vibrazioni o subisce uno spostamento.
"Questo apparecchio, spiega Malavasi, è indicato per la tutela delle opere d'arte in generale. Ma nasce soprattutto a difesa delle necropoli: infatti nel momento in cui i tombaroli cominciano a scavare e a rimuovere la terra, i sensori emettono immediatamente un impulso radio in grado di favorire l'intervento delle forze dell'ordine o di segnalare la posizione del bene minacciato."
Un modo in più per contrastare un commercio clandestino che ogni anno sottrae centinaia di migliaia di reperti al patrimonio nazionale.
Roma, 2 novembre 2001
Per ulteriori informazioni: Marco Malavasi 338/1171311