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A CACCIA DI ERBICIDI COL BIOSENSORE PORTATILE

20/11/2001

Un nuovo apparecchio di analisi istantanea brevettato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche nell'ambito del Progetto Finalizzato Biotecnologie permette di rilevare la presenza di erbicidi nelle acque e nei terreni e di valutarne immediatamente la concentrazione esatta, attraverso analisi semplici, economiche e soprattutto poco inquinanti.

 

 

La presenza di erbicidi nei terreni e nelle acque, uno dei problemi più insidiosi in agricoltura e in ambienti urbani, può essere oggi rilevata immediatamente sul campo grazie ad un nuovo apparecchio di analisi istantanea brevettato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche nell'ambito del Progetto Finalizzato Biotecnologie, presentato a Genova dal 28 al 30 ottobre 2001.

A rendere possibile questa novità è l'uso di speciali biosensori portatili miniaturizzati. Un sistema - realizzato dal network BEEP (Biosensors for Effective Enviromental Protection) - finanziato da Cnr, Nato ed Eu con l'obiettivo di sperimentare nuove metodologie in campo ambientale - che permette di rilevare la presenza di erbicidi nelle acque e nei terreni e di valutarne immediatamente la concentrazione biologicamente attiva, attraverso analisi semplici, economiche e soprattutto poco inquinanti.

"L'estrema praticità di questo metodo - spiega Maria Teresa Giardi, dell'Istituto di Biochimica ed Ecofisiologia Vegetali del Cnr di Roma - ha risvegliato l'interesse di industrie e consorzi agrari, enti pubblici che, come le ferrovie o gli aeroporti, hanno problemi di diserbo o istituzioni interessate al monitoraggio ambientale. Anche perché i biosensori portatili possono essere impiegati anche per il diserbo di beni culturali e monumenti archeologici".

 

Roma, 20 novembre 2001

 

 

Per ulteriori informazioni: Maria Teresa Giardi 333-6586397 06/90672704



News a cura dell' Ufficio Stampa