03/11/2025
La rappresentanza del G6 della scienza, di cui il Cnr è parte, si è riunita ieri all’Hotel Le Plaza di Bruxelles in occasione della Research Security Conference organizzata a Bruxelles dalla Commissione Europea dal 28 al 30 ottobre.
Il G6, il network informale che riunisce le sei più grandi Research Performing Organisation europee è stato invitato a parlare, in particolare, nel panel G6: Guardians and enablers of innovation: How research security fuels EU competitiveness: per il Cnr era presente il Direttore del Dipartimento di scienze fisiche e tecnologie della materia (Cnr-Dsftm) Stefano Fabris.
Gli esperti hanno affrontato i principali temi legati alla sicurezza della ricerca a livello europeo, con particolare attenzione al coordinamento tra i Paesi e alla gestione dei rischi/benefici associati alle collaborazioni internazionali. Diversi interventi si sono concentrati sulla necessità di armonizzare le procedure di valutazione del rischio, adottando protocolli comuni e strumenti digitali avanzati per la prevenzione degli attacchi informatici.
È stato inoltre approfondito il ruolo delle nuove normative europee, le implicazioni per la crescita delle infrastrutture scientifiche e le linee guida per la formazione degli addetti alla sicurezza della ricerca. Si è discusso delle sfide poste dalle tecnologie emergenti (ad esempio AI e quantum computing) nel proteggere dati scientifici, attrezzature e risultati di ricerca anche nell’ottica della sovranità tecnologica europea.
Lato CNR, è stata rappresentata la necessità di sviluppare protocolli condivisi per la valutazione e mitigazione dei rischi nella gestione di dati sensibili, soprattutto nei progetti di ricerca internazionale sottolineando infine come la formazione continua del personale sia fondamentale nel contesto della sicurezza della ricerca, proponendo specifici programmi di aggiornamento.
Per informazioni:
Lorenzo Tombaresi
European Relations Unit - Liaison Office Bruxelles,
lorenzo.tombaresi@cnr.it
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