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Successo per la mostra "Antropocene. La Terra a ferro e fuoco" allestita alla Città della Scienza di Napoli

17/06/2025

"Antropocene. La Terra a ferro e fuoco" / Allestimento alla Città della Scienza di Napoli / 1

Si è chiusa lo scorso 31 maggio, con circa 43.700 visitatori complessivi, la mostra interattiva itinerante del Cnr "Antropocene. La Terra a ferro e fuoco" allestita alla Città della Scienza di Napoli in occasione della XXXVIII edizione di Futuro Remoto (18 - 20 ottobre 2024), e poi proseguita nei mesi successivi.

Gran parte del pubblico era rappresentato dalle scuole - circa 970 i gruppi scolastici prenotati, corrispondenti a circa 16500 visitatori - ma anche un pubblico generico ampio e variegato ha visitato l'esposizione: oltre 27.200 i visitatori  registrati tra famiglie, turisti , cittadini e cittadine.

L’allestimento a Napoli di "Antropocene. La Terra a ferro e fuoco" ha rappresentato la quarta edizione della mostra, dedicata a illustrare in maniera divulgativa alcuni temi chiave legati all “’Antropocene”, termine coniato all’inizio del millennio per indicare l’epoca attuale, in cui l’essere umano è divenuto il principale agente di trasformazione del nostro pianeta, modificandone la morfologia, la biodiversità e il clima.

Frutto di un Gruppo di lavoro coordinato dall'Unità Relazioni con il Pubblico e Comunicazione integrata del Cnr e dal Dipartimento Scienze del sistema Terra e tecnologie per l'ambiente, cui partecipano numerosi Istituti di ricerca e gruppi dell'Ente (Cnr-Ismar, Cnr-Ias, Cnr-Irsa, Cnr-Iia e Cnr-Iret)–  la mostra sensibilizza il pubblico su molti degli impatti causati dagli esseri umani, sia quelli più evidenti, sia quelli ancora “invisibili”, non meno gravi di quelli più noti.

La percezione sensoriale del pubblico è stimolata in un percorso che prevede immagini, filmati, infografiche ed exhibit interattivi: strumenti che permettono di ‘osservare’ e ‘sentire’ in pochi istanti fenomeni difficili da cogliere nella vita quotidiana a causa della loro scala spaziale e temporale, dalla fusione delle calotte di ghiaccio polari a fenomeni in atto in spazi remoti come i fondali marini o i deserti, fino agli impatti che si diffondono a scale microscopiche come le nanoplastiche nell’ambiente e… nei nostri corpi.

La mostra si conclude con una postazione che induce alla riflessione con un messaggio di speranza. È ancora possibile “cambiare rotta”? A quali condizioni può salvarsi la nostra società globale? Quali comportamenti di produzione e consumo possono essere scardinati? Sta a noi la scelta di poter costruire un presente che sia un dono per le generazioni future.

Per informazioni:
Filippo Sozzi
Unità Relazioni con il Pubblico e Comunicazione integrata del Cnr
filippo.sozzi@cnr.it
Responsabile Unità Relazioni con il Pubblico e Comunicazione integrata del CNR
Francesca Messina
email: francesca.messina@cnr.it

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