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Esperti del Cnr-Isac selezionati per due report IPCC: i temi sono le città e short-lived climate forcers

10/03/2025

Sono stati selezionati gli esperti e le esperte italiane che contribuiranno alla redazione dello Special Report on Climate Change and Cities e del 2027 Methodology Report on Inventories for Short-lived Climate Forcers dell'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC).

Le ricercatrici Rita Nogherotto (Cnr-Isac) e Giulia Ulpiani (JRC) sono state scelte come autrici per il Rapporto Speciale su Cambiamenti Climatici e Città. Spiega Rita Nogherotto: “Questo Special Report ha un volto umano: parla dei luoghi in cui la maggior parte di noi lavora e vive. Le città concentrano persone, denaro, politica e infrastrutture: sono i luoghi in cui l'urgenza della sfida climatica incontra l'azione della società. La battaglia contro il cambiamento climatico si vince o si perde nelle città del mondo. Inoltre, è focalizzato sull'azione: risponde alle domande 'cosa?' e 'come?', sul 'perché' non ci sono più dubbi”.

Monica Crippa (JRC), Sandro Fuzzi (Cnr-Isac), Domenico Gaudioso (ISPRA), Daniela Romano (ISPRA) e Marina Vitullo (ISPRA) parteciperanno, invece, alla stesura del Rapporto Metodologico 2027 sugli Short-Lived Climate Forcers (SLCF). I cosiddetti Short-lived Climate Forcers, insieme di composti chimicamente reattivi che influenzano il clima perturbando altre componenti del sistema climatico quali il ciclo del carbonio o il ciclo dell’acqua (particolato atmosferico, ozono, ossidi di zolfo e di azoto, ecc.), sono stati inseriti nei modelli climatici più aggiornati solamente da pochi anni, e si pone quindi il problema di valutarne in modo sistematico le sorgenti, i flussi e le concentrazioni in atmosfera, che sono estremamente disomogenee a scala spaziale e temporale. Spiega Sandro Fuzzi : “Questo Rapporto metodologico si propone di porre le basi per un sistematico inventario delle emissioni di questi composti a livello globale e regionale. È utile anche ricordare che la maggior parte degli SLCF sono anche inquinanti atmosferici che hanno effetti negativi sulla salute umana e sugli ecosistemi e questo Rapporto potrà essere anche d’aiuto per valutare le sinergie e retroazioni fra gli inquinanti atmosferici e i composti clima-alteranti nel Sistema Terra.”

La struttura dei Report è stata concordata durante la 61° sessione dell’IPCC a Sofia, in Bulgaria, nell’agosto 2024. Gli autori principali selezionati saranno responsabili della stesura e della revisione dei capitoli del rapporto, tenendo conto del feedback degli esperti e dei governi, e saranno chiamati a partecipare alle riunioni nel periodo 2025-2027.

Sandro Fuzzi, ricercatore emerito del Cnr-Isac, studia i processi chimici e fisici nel sistema Terra e i loro effetti sui cambiamenti globali, il clima, la qualità dell’aria, gli ecosistemi e la salute. Ha già contribuito in varie forme ai Rapporti IPCC, dapprima come Contributing Author del gruppo di lavoro I (WGI) dell’IPCC nel quarto ciclo di valutazione (AR4), poi come Review Editor per il quinto ciclo di valutazione (WGI-AR5) e infine come Lead Author per il sesto ciclo di valutazione (WGI-AR6) nel capitolo riguardante gli Short-lived Climate Forcers.

Rita Nogherotto è ricercatrice del Cnr-Isac presso l’International Centre for Theoretical Physics (ICTP). Laureata in Fisica con un dottorato sulla microfisica delle nubi, si occupa di modellazione climatica regionale nel progetto CORDEX ed è responsabile dello sviluppo della parametrizzazione della microfisica delle nubi del modello RegCM5. Ha collaborato con stakeholder, aziende energetiche e assicurazioni per valutare gli impatti climatici regionali, concentrandosi su inondazioni e rischio idrogeologico. Attualmente, studia gli impatti dell’effetto urbano a scala locale per diversi eventi estremi attraverso modelli ad alta risoluzione nel progetto CORDEX-FPS URB-RCC. Ha contribuito come Contributing Author all’IPCC AR6 (WG2, Capitolo 13).