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Nel cuore dell'Antartide, un tesoro nascosto: i misteri del Lago Enigma

05/12/2024

La superficie ghiacciata del lago Enigma con le Northern Foothills sullo sfondo (fonte: Programma Nazionale di Ricerche in Antartide - PNRA, grant n. PNRA16_00121 'Enigma ') - riproduzione riservata
La superficie ghiacciata del lago Enigma con le Northern Foothills sullo sfondo (fonte: Programma Nazionale di Ricerche in Antartide - PNRA, grant n. PNRA16_00121 'Enigma ') - riproduzione riservata

Il lago Enigma, in Antartide, rappresenta una capsula del tempo che custodisce i segreti della vita antica, un'impronta fossile della comunità vivente che popolava la regione prima che il lago fosse sigillato dal ghiaccio. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista “open access” Communications Earth & Environment, che fa parte del gruppo Nature.

Lo studio, finanziato dal Programma Nazionale di Ricerca in Antartide (PNRA), è stato realizzato dall’Istituto di scienze polari del Cnr (Cnr-Isp) in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l’Istituto di ricerca sulle acque (Cnr-Irsa), la Southern Illinois University (USA) e la Queen’s University Belfast (Irlanda).

Il lago Enigma, fino a poco tempo fa ritenuto completamente ghiacciato, ha rivelato un sorprendente segreto: al di sotto di 11 metri di ghiaccio perenne si estende un'ampia massa d'acqua liquida (di almeno 12 metri di profondità), nettamente stratificata e povera di nutrienti. Le perforazioni, effettuate dai ricercatori in più punti del lago durante la XXXV spedizione italiana in Antartide (novembre 2019 - gennaio 2020), e condotte adottando un protocollo rigoroso per il campionamento in ambienti subglaciali antartici, hanno permesso di campionare il ghiaccio superficiale, i diversi strati della colonna d’acqua e i ben sviluppati “microbial mat” del fondo.

Le analisi geochimiche hanno evidenziato che il bacino lacustre è isolato dall'atmosfera e presenta una marcata stratificazione termica e chimica. Le analisi microbiologiche hanno evidenziato che il Lago Enigma ospita un ecosistema microbico estremamente diversificato e abbondante, unico nel suo genere tra i laghi subglaciali antartici. In particolare, la comunità microbica del lago è arricchita da batteri ultramicroscopici del superphylum Patescibacteria, noti anche come Candidate Phyla Radiation (CPR); organismi semplici dal genoma ridotto, mai ritrovati in laghi perennemente ghiacciati prima di questo studio. Questa scoperta evidenzia la complessità e la diversità delle reti alimentari nei laghi antartici perennemente ghiacciati, con stili di vita simbiotici e predatori.

“Alimentato dallo scioglimento del vicino ghiacciaio Amorphous, il Lago Enigma potrebbe ospitare una comunità microbica composta da una miscela di organismi antichi, originari del lago stesso, e di nuovi arrivati dal ghiacciaio", sostengono gli autori dell’articolo. ". Tuttavia questa ipotesi, pur affascinante, richiede ulteriori studi per essere confermata”.

Per informazioni:
Michail Yakimov
Cnr-Isp
mikhail.iakimov@cnr.it
Francesco Smedile, Cnr-Isp, email: francesco.smedile@cnr.it
Violetta La Cono, Cnr-Isp, email: violetta.lacono@cnr.it

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