26/09/2024
Usciti i primi risultati delle attività scientifiche della azione europea Science for Good Environmental Status (S4GES).
S4GES è una azione europea, nell’ambito della Iniziativa di Programmazione Congiunta Mare e Oceani (JPI Oceans), che vede l’Italia, e in particolare il Cnr, coordinare insieme a Belgio e Malta un gruppo di esperti che ha proposto un approccio innovativo al monitoraggio e analisi dei dati ambientali mirati a valutare lo stato di salute degli ecosistemi marini.
L’approccio si basa sull’uso della conoscenza pregressa e l’identificazione dei processi che sono presenti in specifiche aree, al fine di individuare una serie di misure e analisi che permettano di estrarre proprietà emergenti e quindi non affrontare lo studio della complessità dell’ambiente marino linearizzandolo attraverso singole componenti. La validazione di tale approccio è stato condotta attraverso una campagna osservativa a bordo della nave da ricerca Belgica, e un progetto biennale in cui 11 istituzioni di ricerca hanno finanziato le attività per circa un milione di euro. L’analisi preliminare dei dati ha fornito risultati sia da un punto di vista scientifico che politico. La dinamica della rete trofica a largo delle coste belghe ha mostrato un andamento inaspettato durante le fasi di marea. Inoltre, una innovativa elaborazione di dati satellitari ha fornito una rappresentazione da remoto di alcuni aspetti che solitamente vengono studiati attraverso analisi in-situ.
I risultati hanno indotto il Belgio a modificare la propria strategia osservativa e l’uso dei fondi dedicati al monitoraggio per soddisfare la direttiva Europea Marine Strategy Framework Directive, che propone invece una serie di descrittori spesso di difficile modellazione nell’interconnessione delle variabili coinvolte. Dal momento che le osservazioni a mare coinvolgono solitamente infrastrutture molto costose, la proposta di adottare un approccio “process-based” è risultata quindi efficiente ed efficace. I risultati, presentati anche alle autorità competenti in due workshops a Malta nel 2023 e ad Atene nel 2024, hanno altresì suggerito ad alcuni Paesi Europei di lanciare un bando per testare l’approccio in diversi aree marine, non obbligatoriamente duplicando i processi e variabili identificati dalla campagna sulla Belgica, per poter allargare l’adozione di tale approccio ed evitare raccolte dati che vadano a supportare analisi non legate allo studio di processi bensì a erronea pianificazione o strategie osservative tradizionali.
Per informazioni:
Pier Francesco Moretti
pierfrancesco.moretti@cnr.it
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