20/09/2024
Dario Camuffo dell'Istituto di scienze dell'atmosfera e del Clima del Cnr di Padovaè stato segnalato da ScholarGPS al primo posto nella graduatoria mondiale per il numero e la qualità di citazioni degli articoli scientifici sui beni culturali durante la carriera. Le ricerche di Camuffo sono finalizzate allo studio dei cambiamenti climatici e alla conservazione del patrimonio culturale: due fattori etici e sociali critici per il presente e il futuro, specie in Italia.
ScholarGPS® (https://scholargps.com/scholars) costruisce i profili di oltre 30 milioni di studiosi del mondo accademico, industriale e governativo provenienti da più di 55.000 istituzioni in oltre 200 paesi, basandosi sulla qualità e quantità di citazioni che ricevono gli articoli prodotti su riviste scientifiche internazionali. La statistica considera oltre 20 milioni di pubblicazioni considerate su tutti i paesi del mondo. Le attività scientifiche vengono considerate suddividendole tra classi di campi applicativi specifici.Per ogni disciplina vengono fatte due valutazioni: su tutta la carriera e sugli ultimi 5 anni. L’ultimo anno elaborato è il 2022.
Dario Camuffo, già dirigente di ricerca, è entrato in quiescenza nel 2008, e continua come associato aenior. È attivo nella normativa UNI e in quella europea sui Beni Culturali, in campo didattico s e nell’editorial board di riviste scientifiche. Si occupa di cambiamenti climatici, microclima e conservazione dei beni culturali. Ha coordinato vari progetti di ricerca internazionali ed è stato inviato dall’UNESCO per la salvaguardia di monumenti a rischio. E’ stato chiamato a studiare i problemi per la conservazione di Giotto a Padova, il Cenacolo a Milano, la Cappella Sistina in Vaticano, gli Uffizi, il Louvre e l’Orangerie a Parigi, il Sainsbury Centre for Visual Arts a Norwich, UK, i Musei di Vienna e Anversa, la Torre di Pisa, l’Ara Pacis e le Colonne Traiana e Aureliana a Roma, la Sfinge e le Piramidi in Egitto, i monumenti Bulgari e molti altri. Particolare oggetto di studio è Venezia e il rischio a seguito della crescita del livello del mare: combinando arte e scienza è riuscito a ricostruirne la crescita dal 1700 analizzando lo spostamento del livello delle alghe da come appaiono nei quadri del Canaletto, e inoltre dal 1350 misurando (con il Nucleo Sub della Polizia di Stato) quanto le scale dei palazzi sul Canal Grande si trovano oggi sommerse (circa 130 cm su 6,5 secoli).
Per informazioni:
Dario Camuffo
CNR - Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima
d.camuffo@isac.cnr.it