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Fucino, un workshop per ricostruire la storia geologica della Terra

20/11/2023

Partecipanti al workshop
Partecipanti al workshop "Un carotaggio profondo nel bacino del Fucino: il più lungo e continuo archivio terrestre del Mediterraneo", Gioia dei Marsi (L'Aquila) , 26-27 ottobre 2023

Si è svolto a Gioia dei Marsi (L’Aquila) il workshop “Un carotaggio profondo nel bacino del Fucino: il più lungo e continuo archivio terrestre del Mediterraneo”, che ha visto riunirsi 35 scienziati di 10 nazionalità diverse: finanziato da ICDP e organizzato dall’Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Igag) in collaborazione con le Università di Pisa, di Roma Sapienza e Università di Colonia (Germania), aveva lo scopo di organizzare e discutere gli aspetti scientifici di un possibile carotaggio profondo da effettuarsi nel bacino del Fucino, allo scopo di comprendere alcuni aspetti della storia passata del nostro pianeta.

L'International Continental ScientificDrilling Program (ICDP) è un programma di ricerca scientifica internazionale dedicato all'acquisizione di sequenze geologiche tramite carotaggi terrestri profondi in luoghi chiave in tutto il mondo. Lo studio multidisciplinare del materiale derivante da queste perforazioni consente agli scienziati di ricostruire e comprendere numerosi aspetti della storia della Terra. 

Il lago del Fucino, bonificato parzialmente in epoca romana e definitivamente nel XIX secolo, è probabilmente il lago più antico di Europa ed era uno dei più grandi in Italia. “L’eccezionale persistenza ed estensione temporale dell’archivio lacustre del Fucine non hanno pari nel panorama europeo”, afferma Biagio Giaccio, ricercatore del Cnr-Igag e uno dei leader del progetto insieme a Laura Sadori, Giovanni Zanchetta e Bernd Wagner, delle Università di Roma La Sapienza, Pisa e Colonia. “Non solo, questo archivio è unico anche per la possibilità che esso offre di scandire precisamente la cronologia dell’evoluzione climatico-ambientale, grazie ai numerosi livelli di ceneri vulcaniche provenienti dalle eruzioni esplosive dei vulcani italiani che troviamo intercalati nei sedimenti, di cui è possibile determinare con grande precisione l’età. Sarebbe un’occasione unica per la comunità scientifica internazionale di comprende la dinamica ed evoluzione del clima terrestre e prevedere le possibili future traiettorie del riscaldamento globale". 

Per informazioni:
Biagio Giaccio
Cnr - Igag
biagio.giaccio@cnr.it