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Addio a Marco Pivato: i suoi libri recensiti anche dall'Almanacco della scienza

25/03/2022

Marco Pivato
Marco Pivato

L'Almanacco della scienza, quindicinale telematico del Consiglio nazionale delle ricerche, ricorda  il giornalista Marco Pivato,  tragicamente scomparso nella notte del 24 marzo. 

Marco Pivato era un “vero” giornalista scientifico: tutta la sua formazione e professione si sono svolte nel solco della divulgazione e della informazione della ricerca. A partire dal master Franco Prattico, seguito presso la Sissa di Trieste, la città dove ieri sera è morto, a soli 42 anni, precipitando dai piani alti di un albergo. Si era dedicato con passione e dedizione all'attività di a cronista della scienza, della ricerca, della medicina  per testate e spazi importanti, a partire dal dorso “TST Tutto scienze e tecnologia” della Stampa di Torino, oggi del gruppo Gedi al quale afferisce anche Repubblica, che di recente gli aveva aperto una collaborazione. La sua ultima attività professionale era stata, sempre all’insegna della “libera professione”, l’apertura di una società, di un’agenzia e di una testata di carattere medico-scientifico, Dna Medialab.  Nel corso degli anni, poi, aveva consolidato la collaborazione con la Società italiana di farmacologia. Ma una parte non secondaria dell’attività di Marco Pivato è stata quella di saggista. Significativo in particolare in tal senso il libro “Noverar le stelle”, teso a evidenziare i non pochi punti di contatto tra poeti e scienziati; ricordiamo le sue poesie, in “A poca voce”, l’importante saggio “Il miracolo scippato. Le quattro occasioni sprecate dalla scienza italiana negli anni sessanta”, l’ultimo “Usare il cervello. Ciò che la scienza può insegnare alla politica” e “Comunisti sulla luna. L’ultimo mito della rivoluzione russa”, che ancora in questi giorni rileggevamo nella redazione dell’Almanacco della scienza, scritto con il padre ed ex rettore dell’Università di Urbino, Stefano.

Desideriamo riproporre alla lettura una recensione pubblicata dal webzine del Cnr alla rivista on line da lui diretta:  'Mass Media & Salute', (edita da DNA Media Lab).