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Per massimizzare la probabilità di essere citati conviene non esagerare con i termini specializzati

12/04/2021

Alcuni speleologi discutono sul corretto modo di definire l'adattamento alla vita sotterranea di un proteo. Illustrazione di Irene Frigo (https://www.instagram.com/irene.frigo/)
Alcuni speleologi discutono sul corretto modo di definire l'adattamento alla vita sotterranea di un proteo. Illustrazione di Irene Frigo (https://www.instagram.com/irene.frigo/)

I ricercatori Alejandro Martínez e Stefano Mammola, afferenti al Molecular Ecology Group (MEG), Istituto di ricerca sulle acque del Cnr, sede di Verbania-Pallanza, hanno dimostrato come l’abuso di terminologia specializzata (jargon) in articoli scientifici riduca le citazioni che questi ricevono, limitandone quindi l’impatto scientifico sul lungo periodo.

Attraverso l’uso modelli generalizzati additivi misti e un approccio scientometrico, i due ricercatori del Cnr hanno dimostrato come in ambito biospelologico l’utilizzo dissennato di lessemi astrusi e neologismi (stigosseno, pseudocarstico, troglobiomorfico, etc.) riducano la citabilità, ed ipso facto l’impatto, di un articolo scientifico. E se avete capito meno della metà dei termini nella frase sopra, non siete i soli.

La ricerca, pubblicata su Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences, ha riscosso una certa risonanza mediatica venendo discussa dalla rubrica News & Views di Science, sul New York Times ed in altre testate minori.

Lo studio è stato basato su più di 21000 articoli scientifici nell’ambito della biologia sotterranea, una disciplina particolarmente ricca in termini specializzati e dove le discussioni semantiche intorno al loro significato sono oltremodo frequenti. I ricercatori hanno compilato una lista di più di 1500 termini specializzati utilizzati sovente in biologia sotterranea e, grazie ad un algoritmo, calcolato la loro proporzione nel titolo e abstract di ogni articolo. Hanno quindi potuto osservare come vi sia un drastico declino nel numero di citazioni che un articolo riceve all’aumentare del contenuto di termini specializzati.

Poiché le citazioni sono la principali metrica per misurare l’impatto scientifico, questo risultato suggerisce come il linguaggio che gli scienziati usano abbia un profondo impatto sul successo di un articolo. A fronte di un aumento esponenziale del numero di articoli scientifici che vengono publicati ogni anno, i ricercatori hanno sempre meno tempo per tenersi aggiornati sulle ultime scoperte. Il titolo e l’abstract funzionano un po’ come uno specchietto per allodole nel catturare la curiosità del lettore. Se la presenza di termini specializzati in un articolo impedisce di comprenderne il contenuto ad una prima occhiata, è improbabile che questo venga letto, ricordato, ed eventualmente citato.

Come diceva George Orwell, ‘Never use a [...] jargon word if you can think of an everyday English equivalent’. Quando sembra valere anche quando si scrive di scienza.

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