Intervento del Presidente

La scienza che passione: nasce un super-portale

02/05/2020

"La scienza che passione: nasce un super-portale" - stralcio dell'articolo

Cnr Outreach è l’iniziativa di divulgazione del Cnr, in linea con le strategie del Ministero della Ricerca. Se ne parla in un articolo di 'La Stampa - tuttoscienze'.

"Passeggiando per le vie del web, cercate l'indirizzo https://www.outreach.cnr.it/. Mi raccomando, entrate da quella porta con fare educato, certo, ma soprattutto con la curiosità di un bambino, perché là dentro scoprirete un grande spazio, in cui ogni stanza è in effetti una storia. A raccontarci queste storie è "Cnr Outreach", un progetto attraverso il quale il Consiglio Nazionale delle Ricerche, in linea con le strategie di valorizzazione della scienza promosse dal ministero della Ricerca e dell'Università, intende mettere a disposizione dei cittadini le risorse e gli strumenti dal mondo della ricerca.

Quando entrerete in questo spazio virtuale, scorrendo troverete tre porte principali: "Scuola e Università", "Società" e "Covid-19". Ognuna di queste rappresenta un macrotema contenente numerose fonti, che si differenziano non solo per argomento, ma anche per modalità di comunicazione: si va dalle risorse didattiche per insegnanti e studenti delle scuole e per l'università alle mostre virtuali, dalle opere d'arte in 3D alle visite di siti archeologici, dagli approfondimenti scientifici ai progetti di scienza partecipata e, naturalmente, uno speciale sull'emergenza Covid-19, che vede l'ente fortemente impegnato nella ricerca per la lotta al virus. Attraverso questa piattaforma si trasmettono i risultati, ma anche le cronache della ricerca, raccontate in maniera obiettiva e che vedono il coinvolgimento delle persone. Comunicare lo stato dell'arte della scienza significa raccontare come questa proceda, attraverso evidenze che tuttavia non sono ancora assodate.

"Cnr Outreach" mette in luce anche i grandi temi complessi, che riguardano l'interesse di tutti e che la scienza, con i suoi risultati e le sue vie ancora incerte, sta affrontando: sezioni diverse, dedicate all'Artico, al Mediterraneo, alla bio-agroalimentazione e altro ancora, il cui fil rouge è il tema del cambiamento climatico. Si racconta, per esempio, il fenomeno dello scioglimento dei ghiacciai e che cosa comporti la degradazione del permafrost - lo strato di terreno ghiacciato nel sottosuolo delle zone vicine ai poli - in cui si trova una grande quantità di materiale organico. Tale degradazione fa sì che parte di questa sostanza organica si decomponga, rilasciando così metano e anidride carbonica, che a loro volta contribuiscono allo scioglimento dei ghiacciai. Tutto questo comporta anche l'ingresso di acqua dolce negli oceani, riducendone la salinità e quindi la densità dell'acqua, con effetti sulla circolazione oceanica che si riflettono su una variazione disomogenea del livello del mare. Un fenomeno che porta, quindi, all'erosione o all'inondazione di alcune coste.

I dati raccolti ai poli, quelli raccolti nel Mediterraneo, e in molti altri siti, sono connessi. È evidente, quindi, che la scienza debba avere un approccio sempre più multidisciplinare, in cui gli studi condotti da diverse discipline si confrontino per perseguire una strada comune.

Perfino il settore del bio-agroalimentare studia problemi che non possono prescindere da quelli rilevati in altri settori: dato per appurato il riscaldamento globale, è altamente probabile che andremo verso una desertificazione. La sfida sarà, quindi, inventare un'agricoltura sempre più efficiente in spazi di terra meno ampi, in cui le specie coltivate dovranno risultare resistenti ai climi aridi, ma dovranno anche avere maggiori poteri nutritivi (sono in atto studi nutritivi per recuperare alcune specie di grani antichi). Si affronta anche il tema dei fenomeni migratori: di come le deforestazioni o l'utilizzo di fertilizzanti facciano sì che molte specie animali migrino negli ambienti urbanizzati, creando una rottura di equilibrio nell'ecosistema, e di come il cambiamento climatico stia facendo migrare anche le piante, attraverso lo spostamento di pollini e semi.

La piattaforma "Cnr Outreach" non vuole solo comunicare la ricerca in tutte le sue forme, bensì mettere a disposizione tanti focus di osservazione, diversi per tecnica di diagnostica o per disciplina, ma uniti dalla grande domanda: "Quale direzione vogliamo prendere?". Il nuovo portale offre, tra l'altro, iniziative di scienza partecipata, che prevede il coinvolgimento dei cittadini all'interno di progetti di ricerca, dimostrando come scienza e società siano sempre più connesse. Un esempio è l'iniziativa che consiste nel misurare, dalle nostre finestre o dai nostri balconi, la luce presente nel cielo notturno: attraverso l'utilizzo di un'app scaricabile sul proprio smartphone è possibile raccogliere dati sulla quantità di luce notturna e inviarli a un'apposita piattaforma, su cui verrà ricreata una mappa caratterizzante l'attuale luminosità in Italia. Dati che indicano il livello di inquinamento luminoso, ma anche di attività umane.

"Condividere il nostro bagaglio di conoscenze - commenta il presidente del Cnr Massimo Inguscio - è lo strumento attraverso il quale intendiamo contribuire a diffondere la cultura scientifica nel nostro Paese per avere cittadini più preparati e consapevoli e favorire un rapporto trasparente e diretto con la società. Per questo arricchiremo l'offerta della piattaforma con materiale informativo e risorse sui tanti temi che caratterizzano il nostro ente nei vari ambiti del sapere, da quelli di frontiera ad altri che toccano da vicino i cittadini e in merito ai quali il mondo della ricerca può esprimere proposte e progetti qualificati".

"Cnr Outreach" rappresenta anche un primo passo per lo sviluppo di una comunicazione scientifica verso il decisore politico. Di fronte ai meccanismi che governano fenomeni globali, la scienza, per quanto abbia ottenuto risultati significativi, si trova ancora nella fase "work in progress", che non sempre garantisce un consenso assodato tra esperti. La politica dovrà quindi avvalersi delle conoscenze di cui dispone la comunità scientifica, affinché possa prendere decisioni consapevoli e adottare una comunicazione efficace con i cittadini".

Per informazioni:
Presidenza Cnr
presidenza@cnr.it

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