Intervento del Presidente

Italia-Cina: al via la settimana dell'innovazione

04/12/2018

Il discorso del presidente del Cnr Massimo Inguscio
Il discorso del presidente del Cnr Massimo Inguscio

In vista del 50° anniversario dei rapporti diplomatici tra Italia e Cina, è stata inaugurata martedì 4 dicembre a Milano, presso il Museo della Scienza e della Tecnologia 'Leonardo Da Vinci' la Settimana Italia-Cina della Scienza, della Tecnologia e dell’innovazione.

Presenti il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti, e il ministro della Cooperazione Scientifica e Tecnologica della Repubblica Popolare Cinese Wang Zhigang, che nel corso dei lavori hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta in cui hanno espresso soddisfazione per l’eccellente livello della cooperazione tra i due Paesi nel campo dell’innovazione scientifica e tecnologica e hanno concordato di voler continuare a valorizzare il Comitato Congiunto Italia-Cina sulla Cooperazione Scientifica e Tecnologica. Erano inoltre presenti il direttore del Museo nazionale di Milano, Fiorenzo Galli, il Commissario Città della Scienza di Napoli, Giuseppe Albano, il vice-presidente per le Politiche Industriali di Confindustria, Giulio Pedrollo, il consigliere diplomatico del Miur, ambasciatore Raimondo De Cardona, il direttore generale della Municipalità di Pechino, l’ambasciatore cinese LI Ruiyu.

1470 i delegati cinesi e italiani presenti alla Settimana dell’Innovazione in rappresentanza di circa 755 organizzazioni tra università, enti di ricerca, distretti produttivi e realtà imprenditoriali dei due Paesi, 19 gli accordi di cooperazione siglati per costruire nuovi partenariati e creare nuove opportunità di business.

Per il Cnr era presente il presidente Massimo Inguscio, di seguito il suo intervento.

“Carissimi,
è per me un grande onore essere qui con voi oggi presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia intitolato al genio italiano ‘Leonardo Da Vinci’ (Anchiano, 15 aprile 1452 – Amboise, 2 maggio 1519) i cui festeggiamenti per i 500 anni inizieranno a breve in Italia e nel mondo. 

Ringrazio il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Marco Bussetti e il direttore del Museo nazionale di Milano Fiorenzo Galli, il Commissario Città della Scienza di Napoli, Giuseppe Albano, il consigliere diplomatico del Miur ambasciatore Raimondo De Cardona per avermi invitato e chiesto di intervenire per partecipare all’inaugurazione della Settimana Italia-Cina della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione, in programma dal 4 al 6 dicembre a Milano, Roma, Cagliari e Napoli e per partecipare alla firma di questi importanti accordi tra istituzioni, enti di ricerca, università, alla presenza del ministri Marco Bussetti e del ministro della Scienza e della Tecnologia della Repubblica Popolare Cinese Wang ZhiGang che saluto caramente. La Settimana Italia-Cina dell’Innovazione rappresenta la principale piattaforma italiana di cooperazione in ambito scientifico e tecnologico con la Cina ed è la più importante e partecipata manifestazione europea di settore con il paese asiatico. Dal 2010 l’iniziativa ha coinvolto 8.000 esperti in occasioni di visite reciproche, ha attivato 4.900 azioni di trasferimento tecnologico e favorito oltre 600 accordi di cooperazione.

Colgo l’occasione per salutare oltre al ministro Wang ZhiGang, l’ambasciatore cinese LI Ruiyu, il direttore generale della Municipalità di Pechino, il vice-presidente per le Politiche Industriali di Confindustria, Giulio Pedrollo, con cui stiamo sviluppando e implementando importanti dottorati industriali assieme al prezioso gioco di squadra della CRUI, guidata dal rettore Gaetano Manfredi, e con i rettori delle migliori università italiane. Il Cnr, partner strategico all’interno del Programma nazionale di ricerca (Pnr) e di ‘Manifattura 4.0’, considera di notevole importanza la partecipazione ai programmi di sviluppo e innovazione, allineando i suoi obbiettivi di ricerca con le iniziative internazionali, ‘One Belt One Road’, ‘Made in China 2025’, ‘Internet +’, nel programma di ricerca europeo Orizzonte 2020 e Horizon Europe 2021-2027.

Vorrei salutare caramente il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana – che so che sarebbe voluto essere qui con noi oggi - e il vicepresidente della Regione Lombardia e assessore per la Ricerca, Innovazione, Università, Export e Internazionalizzazione Fabrizio Sala, con il quale ci siamo visti lo scorso 31 ottobre 2018, presso l’Aula Magna del Campus di Lecco, per la giornata di presentazione dello stato di avanzamento dei 4 progetti di ricerca ricompresi nell’ambito dell’importante dell’Accordo Quadro Regione Lombardia - Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) del 2015. Durante la bellissima giornata passata insieme abbiamo ricordato l'importanza della lunga amicizia e legame strategico scientifico che ha permesso negli anni di sviluppare ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico di altissimo livello in Italia, Europa e a livello mondiale, di come la collaborazione tra enti, istituzioni e Università con la Regione Lombardia possano aiutare ad aumentare la competitività dell’Italia nel mondo e la capacità di far tornare ricercatori italiani, attrarre cervelli stranieri, contribuire allo sviluppo economico e al progresso dell’Italia. Saluto inoltre il presidente del Consiglio Comunale, Lamberto Bertolè, nella cui sua città abbiamo gruppi di ricercatori e laboratori del Cnr straordinari.

La ricerca e la scienza sono sempre inclusive e al servizio del progresso culturale e scientifico delle persone, a supporto della comunità scientifica, delle istituzioni e dei decisori politici, per la protezione dell’ambiente e il bene dei popoli. Il Consiglio nazionale delle ricerche ha celebrato il 21 novembre i 95 anni della sua fondazione e futuro alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, dei vicepresidenti di Camera e Senato Mara Carfagna e Ignazio La Russa, del ministro dell’Istruzione dell’università e della ricerca Marco Bussetti e del presidente dell’Accademia nazionale dei Lincei Giorgio Parisi. Alla cerimonia che ho avuto l’onore di aprire, hanno presenziato inoltre il ministro dell’Economia e delle finanze Giovanni Tria, il segretario generale del ministero per i Beni e le attività culturali Giovanni Panebianco, il presidente della Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane) Gaetano Manfredi, numerosi rappresentanti di Enti di ricerca e università e i quasi 100 splendidi studenti di liceo e di scuole medie in rappresentanza del nostro futuro comune. 

In questa straordinaria occasione, cosi come qualche giorno prima in Vaticano, presso La Pontificia accademia delle scienze (Pas), abbiamo contribuito ad organizzare il 15 novembre 2018 – con ambasciatori, scienziati di fama mondiale, presidenti di accademie, enti di ricerca, università, giornalisti, studenti – una conferenza internazionale, prima nel suo genere, ispirata alle idee e alle parole dell’enciclica ‘Laudato Sì’ di Papa Francesco, su cambiamenti climatici, salute del pianeta e futuro dell'umanità con risultati scientifici, buone pratiche e scenari futuri in preparazione di COP24 che si sta tenendo in questi giorni a Katowice in Polonia. COP24, ovvero la Conferenza delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico, è l'evento internazionale più rilevante dell’anno, partecipato da oltre 16.000 leader e scienziati, rappresentanti della politica e della società civile. Il 2018 sarà ricordato come un anno importante per la diplomazia climatica internazionale man mano che le varie Nazioni cominciano ad avanzare nell’applicazione degli Accordi di Parigi 2015. Il Cnr sostiene l'impegno scientifico e di science diplomacy in Italia, UE, nel mondo, come in Cina grazie a queste straordinarie giornate bilaterali, per trovare soluzioni scientifiche e aiutare a garantire gli impegni presi dalle nazioni e dai governi a Parigi e con Agenda ONU 2030, tra cui le iniziative e progetti scientifici che promuovono le energie rinnovabili - come sta facendo la Cina con gli investimenti in tecnologie legate ai nuovi materiali per l'energia solare sostenibile - e il minor utilizzo nel tempo del carbone.

Come evidenziato da Papa Francesco durante la recente PLENARY SESSION OF THE PONTIFICAL ACADEMY OF SCIENCES dal 14 al 16 novembre su ‘Ruoli trasformativi della scienza nella società: dalla scienza emergente alle soluzioni per il benessere delle persone’ e già nella sua bellissima enciclica ‘Laudato Sì ‘la Terra è fragile’, siamo tutti rappresentanti della famiglia umana e tutti dobbiamo collaborare per proteggerla. 

La ricerca e le collaborazioni scientifiche strategiche di lungo periodo, come quelle tra Italia, Unione Europea e Cina - di cui siamo oggi, come ieri, tutti partecipi con questi incontri e firme di preziosi accordi bilaterali con istituzioni, enti di ricerca e università - sono fondamentali. L’Italia, la Ue e la Cina, sia a livello politico che con i propri scienziati e ricercatori, hanno avuto e continueranno ad avere un ruolo determinante per gli Accordi di Parigi del 2015 e i futuri traguardi della salvaguardia e cura dell'ambiente, come quelli sottoscritti per l’Agenda ONU 2030 e 17 sustainable development goals.

Ricordo con vivo piacere la presenza al Cnr il 10 aprile scorso della delegazione dell'Accademia delle Scienze Cinese  (CAS), rappresentata dal vicepresidente Zhang Jie. Scopo della visita fu continuare, alla presenza dei direttori dei dipartimenti del Cnr, il dialogo sulla cooperazione scientifica iniziato un anno fa durante la visita in Cina che abbiamo fatto con la delegazione guidata dal Miur dal 13 al 17 novembre 2017.  Il viaggio in Cina si concluse con la firma di due nuovi accordi di collaborazione scientifica per il Cnr. Il primo con il Ministry of Science and Technology of the People’s Republic of China (Most) e il secondo con la National Natural Science Foundation of China (Nsfc). La missione italiana in Cina avvenne in occasione dell’ottava edizione della ‘Settimana della scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione Italia-Cina’. Grazie agli accordi di collaborazione scientifica e tecnologica firmati dall'Italia in quei giorni con il Ministry of Science and Technology of the People’s Republic of China e con il presidente della National Natural Science Foundation of China, si sono rafforzate il lavoro scientifico e di ricerca a livello strategico di lungo periodo in diversi campi multidisciplinari e settori all'avanguardia, con benefici attuali e futuri sulla qualità della vita e salute delle persone e dell'ambiente, la cura e valorizzazione del patrimonio storico culturale, le comunicazioni e tecnologie quantistiche. La missione è stata anche una occasione per raccogliere nuovi progetti scientifici bilaterali da finanziare nel triennio successivo. 

L’attività di collaborazione del Cnr con gli enti cinesi si realizza attraverso l’azione dell’Ufficio relazioni Internazionali e dai 7 Dipartimenti, attraverso: accordi bilaterali di cooperazione scientifica e tecnologica, laboratori congiunti, progetti di ricerca europei (H2020), trasferimento tecnologico, tavoli di discussione, Forum Innovazione. Il Cnr ha in corso progetti di ricerca in collaborazione con l’Accademia cinese delle scienze agricole (Caas), con l’accademia dei beni culturali (Cach) e con l’accademia delle scienze (Cas ). Nella prossima primavera 2019 lanceremo la call congiunta con il MOST.

Solo per citare alcuni dei progetti in corso, lo scorso marzo è stata lanciata la nuova call con l’accademia dei beni culturali Cach, per il finanziamento di 6 progetti di durata triennale. I progetti vincitori inizieranno la loro attività a gennaio 2019. Lo scorso 24 maggio il Cnr ha accolto la delegazione della Cach in visita a Roma, dove da anni ricercatori Cnr e ricercatori Cach, stanno conducendo lavori di valorizzazione e gestione della via consolare romana: la via Appia.  Per quel che riguarda i laboratori congiunti, sono ancora ad oggi attivi i seguenti:  

- Joint Laboratory for Graphene-based multifunctional polymer nanocomposites tra Ipcb-Cnr e Sichuan University (2015-2018)

- Joint Laboratory with the Institute of mountain hazards and environment, (Chinese Academy of Sciences and Ministry of water Resource) and the Cnr Institute for Geo-Hydrological Protection. (2017-2019)

Credo fermamente nell’importanza di questa iniziativa istituzionale scientifica della settimana dell’innovazione Italia Cina, guidata dal Miur e dal ministro Bussetti in prima persona. Un evento che si svolge ad anni alterni nelle due nazioni e rafforza il dialogo costante per lo sviluppo comune di conoscenze, programmi scientifici, frutto di una collaborazione ormai quasi quarantennale e che perdura oggi con nuovi accordi e progetti di ricerca. Le precedenti 2 edizioni - a cui ho avuto il piacere di partecipare e contribuire con la missione in Cina - hanno dato vita a 30 seminari tematici e 600 incontri per favorire il networking e la nascita di nuovi partenariati scientifici, tecnologici e produttivi tra interlocutori cinesi e italiani - tra cui due del Cnr con la Fondazione delle scienze naturali cinesi e con il Ministero della scienza e tecnologia cinese. I risultati dei progetti di ricerca finanziati dalle due Nazioni - in Italia grazie ad una sinergia tra ministeri dell’Istruzione, degli Esteri, della Salute e dell’Ambiente – hanno dato vita a concrete azioni di cooperazione passate, attuali e continueranno in futuro grazie alle iniziative importantissimi di questi giorni. Progetti congiunti su sfide scientifiche di rilevanza strategica e sociale comuni nel settore delle biotecnologie e della medicina, delle nano-scienze e dei materiali avanzati, della fisica delle particelle, dell’aerospazio, dell’urbanizzazione sostenibile e altri settori strategici per l’ambiente e la salute delle persone.

Sono sicuro che come per le precedenti edizioni, questa settimana Italia-Cina della scienza, della tecnologia e dell'innovazione sarà una bellissima occasione e opportunità per valorizzare ulteriormente il cammino istituzionale e scientifico da lungo tempo intrapreso tra i nostri popoli. Il programma ideato per la IX  edizione, dal Ministro Bussetti e dalla splendida squadra del Miur, assieme alle istituzioni nazionali e locali, agli enti di ricerca e le università, consoliderà i progetti e partnership già in essere e, al tempo stesso, condurrà a nuove conoscenze e collaborazioni proficue di startup, imprese, centri di ricerca e università, ad avviare business e progetti di collaborazione scientifica in molteplici campi: dall’aerospazio alla fisica, dalla biomedicina all’energia sostenibile, dai nuovi materiali fino alle tecnologie per i beni culturali ed altro ancora. Come Cnr - il più grande ente di ricerca multidisciplinare - con 7 dipartimenti, 101 istituti, 330 sedi sul territorio oltre 8000 ricercatori, tecnologi e amministrativi, siamo a disposizione della settimana Italia-Cina della scienza, della tecnologia e dell'innovazione, sia qui a Milano che nelle prossime due tappe, con focus territoriali tematici a Roma presso l’Accademia Nazionale di San Luca, il 5 dicembre e a Cagliari presso l’ex Manifattura Tabacchi il 6 dicembre, così come durante gli appuntamenti del Sino-Italian Exchange Event, giunto alla XII edizione, in programma alla Città della Scienza di Napoli giovedì 6 dicembre.

Auguro buon lavoro a tutti e con l’occasione i più cari auguri di buone festività ai nostri amici cinesi presenti”.

In rappresentanza del Cnr, il presidente Massimo Inguscio era tra i delegati delle organizzazioni di ricerca del Paese.

Per informazioni:
Presidenza Cnr
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