Intervento del Presidente

Industria 4.0: audizione in Senato

27/07/2017

Inguscio con il presidente della Commissione Maurizio Sacconi e altri senatori intervenuti
Inguscio con il presidente della Commissione Maurizio Sacconi e altri senatori intervenuti

Il 26 luglio si è tenuta, presso l'aula della Commissione lavoro del Senato, l'audizione riguardante l'impatto sul mercato del lavoro della quarta rivoluzione industriale. La cosiddetta Industria 4.0, secondo il parere degli esperti, produrrà effetti rilevanti sulla qualità e quantità del lavoro nei prossimi anni. Su questi argomenti è stato ascoltato il presidente del Consiglio nazionale delle ricerche Massimo Inguscio, che ha presentato una relazione dinnanzi alla Commissione, alla presenza di una ventina di senatrici e senatori in rappresentanza delle diverse forze politiche.  All'audizione del presidente hanno partecipato, come delegazione dell'Ente, anche Daniele Archibugi (Irpps-Cnr), Max Mizzau Perczel (portavoce del presidente), Andrea Filippetti (Issirfa-Cnr)

"L'impatto sul mercato del lavoro del cambiamento tecnologico è sempre stato duplice: da una parte distrugge posti di lavoro nei settori tradizionali, dall'altra crea opportunità professionali aumentando i bisogni umani, creando impiego nei nuovi settori e, soprattutto, rivoluzionando i settori esistenti.

Chi vince e chi perde? Ad aumentare l'occupazione sono i settori industriali e le imprese che riescono prima delle altre a intercettare quote di mercato associate alle nuove tecnologie, mentre i posti di lavoro sono distrutti nei settori dove l'impiego umano è più facilmente rimpiazzabile dall'automazione.

Particolare attenzione deve essere data alla seconda rivoluzione quantistica che ha portato la Commissione europea e il Commissario per l'economia e la società digitale a dedicare risorse per oltre 1 miliardo di euro nei prossimi anni per la ricerca e applicazioni delle tecnologie quantistiche. L'Italia e il Cnr sono i capofila di questa flagship europea.

Il Cnr contribuisce all'attuale mutamento scientifico e tecnologico creando nuove conoscenze di base e applicate, congiuntamente e spesso in collaborazione con la rete universitaria e quella della ricerca industriale. Un ruolo fondamentale viene offerto poi dal particolare carattere multidisciplinare dell'Ente: con il nuovo Piano Triennale il Cnr, con la sua straordinaria multidisciplinarietà, si pone anche l'obiettivo di contribuire, coerentemente con il PNR, a creare le competenze necessarie affinché il paese possa guidare e beneficiare delle nuove opportunità tecnologiche, favorire la competitività delle imprese e creare nuova occupazione qualificata.

A tal proposito si possono citare alcuni esempi: l'Istituto per la microelettronica e microsistemi (Imm-Cnr) di Catania che lavora in sinergia con la STMicroelectronics, una delle principali aziende al mondo per la produzione di componenti elettronici. E ancora, il Patto Cnr-Confindustria per la Ricerca e l'Innovazione che, attraverso un rapporto costante, sia centrale che periferico, ha ridotto concretamente le barriere fra mondo della ricerca e soggetti produttivi realizzando più di 20 Roadshow presso le associazioni territoriali, come ecosistema di Centri di Competenza su Industria 4.0 e Digital Innovation. Infine, il Cnr intende finalizzare maggiormente i propri sforzi per dare impulso alla figura del Dottore di Ricerca Industriale, in collaborazione con Università e associazioni di imprese, per favorire gli esiti occupazionali dei giovani e per aumentare il potenziale di innovazione delle imprese direttamente coinvolte nel progetto".

Vedi anche: