Focus

Ricerche e progetti su Grid Computing

Introduzione

La popolarità di Internet e la disponibilità di potenti elaboratori e reti veloci rendono oggi possibile accoppiare, e usare come una singola entità computazionale, una vasta varietà di risorse quali, supercomputer, sistemi di memorizzazione, sorgenti di dati e classi speciali di dispositivi, dando origine ad un nuovo paradigma computazionale definito "Grid Computing". Questa tematica ha suscitato negli ultimi anni un enorme interesse, sia negli USA [1] che in Europa, come comprovato dalle azioni comunitarie relative del Sesto Programma Quadro [2].

Risultati raggiunti

L'interesse verso il Grid Computing, e' una naturale evoluzione delle attivita' di ricerca condotte dal Laboratorio ISTI-CNR di High Performance Computing, in stretta collaborazione con il gruppo di ricerca del Prof. Marco Vanneschi del Dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa. Da oltre un decennio i due gruppi collaborano attivamente in progetti di ricerca e sviluppo congiunti, quali:

1. PQE2000 (1999-2001)
2. ASI-PQE (2001-2002)
3. Progetti Strategici Legge 449/97 (1999 e 2000)
4. Fondo per gli Investimenti della Ricerca di Base (FIRB)
(2002-2005)

Attività in corso

Nell'agosto 2001, un gruppo di lavoro CNR, predispose le linee strategiche per la definizione di proposte progettuali, di ampia visibilità e forte contenuto innovativo, da presentare al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR), nell'ambito del FIRB. Ne nacque una proposta di progetto su Grid Computing, coordinata dal Prof. Marco Vanneschi, presentata al MIUR nell'ottobre 2001, e poi approvata nel settembre 2002 con un finanziamento di 8.1 MEuro. Questa proposta, a forte carattere interdisciplinare, intende definire, realizzare e applicare soluzioni innovative basate sul paradigma di Grid Computing, per piattaforme abilitanti orientate a organizzazioni virtuali scalabili. Le tecnologie oggetto della proposta (vedi Fig. 1) coprono tutti i livelli di sistema: dalle reti ad alta velocità, ai servizi di middleware, agli strumenti e ambienti di programmazione. La proposta prevede lo sviluppo di dimostratori della tecnologia nei campi dell' Astrofisica, Osservazione della Terra, Biologia, Chimica Computazionale e Geofisica.

Il progetto vede la partecipazione di sei Centri di Alta Qualificazione scientifica:
1. Istituto di Scienza e Tecnologie dell'Informazione - Pisa ;
2. Istituto di Calcolo ad elevate prestazioni e reti - Sezioni di Cosenza e Napoli;
3. Istituto per le Scienze e le Tecnologie Molecolari - Sezione di Perugia;
4. Istituto Nazionale di Fisica Nucleare;
5. Agenzia Spaziale Italiana, Centro di Geodesia Spaziale - Matera;
6. Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni, Laboratorio di Reti Fotoniche - Pisa.

Ognuno di questi centri corrisponde ad una Unità di Ricerca del progetto, e coordina la partecipazione di ricercatori di altri istituti e dipartimenti universitari, sedi dei più qualificati gruppi di ricerca nazionali, oltre che di un selezionato numero di gruppi di ricerca internazionali, altri enti e partner industriali a tecnologia avanzata.

Riferimenti

[1] Revolutionizing Science and Engineering Through Cyberinfrastructure, US National Science Foundation, January 2003

[2] IST workshop on 'Grids for Complex Problem Solving' , Brussels, 29-30 January 2003

Vedi anche: