Press release

LA SCIENZA DEL FUTURO E' A BOLOGNA

18/04/2002

Il Consiglio Nazionale delle Ricerche è presente al Futurshow di Bologna - in programma da oggi al 22 aprile 2002 - con le sue più moderne innovazioni tecnologiche.

 

Bisturi in ceramica dalle prestazioni elevatissime, veicoli alimentati con celle a combustibile, software didattici innovativi per conoscere meglio le missioni spaziali planetarie, programmi interattivi per esplorare la vita extraterrestre. E ancora, sistemi naturali per produrre ossigeno all'interno delle stazioni spaziali, strumenti modernissimi di indagine astronomica, telescopi superpotenti coi quali disegnare la mappa dell'Universo o catturare raggi gamma.

Il mondo che ci aspetta al Futurshow di Bologna, in programma da oggi al 22 aprile p.v., è fatto anche di applicazioni scientifiche, tra cui quelle che il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) presenterà nel proprio stand allestito presso il padiglione 36 stand 55 della manifestazione, dedicata quest'anno al tema Terra-Marte.

Viaggio, avventura, esplorazioni sono presenti in molti progetti che gli Istituti del CNR dedicano allo spazio e allo studio di soluzioni ambientali ecocompatibili e che verranno illustrati a Bologna. E' il caso, ad esempio, di VIMOS - Visual Multi Object Spectrograph - un'apparecchiatura installata proprio in questi giorni al telescopio di 8.2 metri Melipal (la terza unità del Very Large Telescope) dell'Osservatorio del Paranal (Cile) dell'ESO (European Southern Observatory), l'ente che lo ha prodotto assieme ad altre importanti istituzioni scientifiche, tra cui appunto il CNR, intervenuto con l'Istituto di Fisica Cosmica di Milano e l'Istituto di Radioastronomia di Bologna. Con questo strumento gli astronomi saranno in grado di risalire a epoche primordiali, quando i primi "mattoni" che costituiscono le galassie si stavano appena formando e potranno osservare il modo in cui galassie, ammassi e quasar si raggruppano nello spazio e variano nel tempo. Al Futurshow c'è anche il satellite INTEGRAL, che grazie al telescopio per raggi gamma IBIS concepito dai ricercatori del CNR di Bologna e Roma, è in grado di catturare i raggi gamma con un insieme di circa 20.000 rilevatori i cui segnali forniscono una sorta di fotografia in raggi gamma delle sorgenti celesti puntate per l'osservazione. E, visto il tema della manifestazione, non manca ovviamente l'argomento della vita extraterrestre: il programma internazionale SETI si propone infatti, sfruttando i radiotelescopi moderni, di monitorare la banda delle microonde alla ricerca di segnali radio provenienti da eventuali civiltà extraterrestri.

Roma, 18 aprile 2002

 

Per saperne di più sulle iniziative del CNR visitare il padiglione 36 stand 55 oppure contattare Luisa Lazzaroni 051/6398095 338/8806699.



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