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Il report di Nature sul caso Xylella. La dichiarazione di Francesco Loreto

03/06/2015

Il settimanale scientifico Nature difende i ricercatori CNR dai numerosi attacchi ultimamente subiti da posizioni antiscientifiche e pseudo-ambientaliste, in particolare riguardo al caso Xylella, batterio killer degli ulivi pugliesi. Di seguito una nota a margine dell'articolo del report di Nature di Francesco Loreto, Direttore del Dipartimento di scienze bio-agroalimentari del CNR.

L'articolo di Nature sul "caso Xylella" si accompagna a una messe di lettere di sostegno che il CNR riceve settimanalmente dalle più prestigiose società scientifiche internazionali. L'intero mondo scientifico è scandalizzato dall'indecente e infamante attacco che i ricercatori italiani subiscono a livello nazionale da frange di pseudo-ambientalisti, attacco rilanciato dai media generalisti, e che prospera in un substrato di ignoranza e paura della scienza.

Purtroppo non c'è niente di nuovo sotto il sole. Il clima di sospetto di fronte alle scoperte scientifiche è spesso sconfinato in una vera e propria "caccia alle streghe" o "dagli all'untore". Ma qui non si scherza. Le invasioni biologiche e le conseguenti epidemie sono oggi un'emergenza e vanno controllate strettamente se si vogliono evitare pandemie dannosissime. Il "caso Xylella" non va considerato diversamente dai casi delle epidemie che hanno riguardato gli allevamenti (dalla mucca pazza all'influenza aviaria, per rinfrescare la memoria), e persino dalle epidemie che nell'uomo (vedi Sars, Ebola) avrebbero potuto provocare incalcolabili perdite se non controllate con strettissime e prontissime norme sanitarie.

Il Dipartimento Bioagroalimentare del CNR è da un lato felice della reazione di supporto e fiducia che il "caso Xylella" ha generato a livello scientifico, nazionale e internazionale. Ma d'altra parte il CNR è desolato nel constatare come la disinformazione e la paura della scienza possa ancora oggi portare nel nostro Paese alla diffamazione e criminalizzazione di attività di ricerca che sicuramente portano alla soluzione dei problemi legati alla diffusione di nuove malattie e infestazioni. Le assurde posizioni antiscientifiche nel caso della Xylella hanno già prodotto due nefaste conseguenze: hanno diffuso all'estero la sensazione di un Paese arretrato e incapace di comprendere il valore della ricerca scientifica, e hanno rallentato gli studi dei colleghi impegnati a studiare come difendersi dall'infestazione. Vediamo di evitare che il danno vada oltre, e cerchiamo tutti assieme di trovare un modo per salvare la produzione olivicola in Puglia e nel mondo.  

Francesco Loreto