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Gaia Blu salpa per la campagna oceanografica "Pioneer"

22/11/2023

La nave Gaia Blu del CNR. Photo credit: Giuseppe Suaria
La nave Gaia Blu del CNR. Photo credit: Giuseppe Suaria

Il 19 novembre la nave del Cnr Gaia Blu è partita dal porto di Catania per iniziare la sua prima campagna scientifica interdisciplinare ideata al fine di coniugare la necessità di sperimentare le potenzialità operative della nave, da poco dotata di nuova strumentazione, con il raggiungimento di obiettivi scientifici significativi.

Nasce così la campagna interdisciplinare ‘PIONEER: Processes in the IONian Sea: Exploring, Experimenting, Researching’ nel Mar Ionio. All’interno del Mar Mediterraneo, infatti - uno dei luoghi che meglio si prestano all’osservazione delle interazioni tra idrosfera/geosfera/biosfera/atmosfera -  è il Mar Ionio che, al crocevia tra i bacini occidentale e orientale, concentra una serie di caratteristiche oceanografiche, geologiche, geodinamiche e biologiche di grande interesse e complessità. Inoltre, il Mar Ionio è il bacino più profondo del Mediterraneo, e ospita le aree più remote della regione, dove le sfide tecniche e tecnologiche per una nave da ricerca oceanografica e le sue molteplice applicazioni sono maggiori.

L’equipaggio scientifico è composto da ricercatori, tecnologi e tecnici del Cnr, dottorandi di università italiane ed europee ed è guidato da Marzia Rovere, prima ricercatrice dell'Istituto di scienze marine (Cnr-Ismar) e capo missione. I ricercatori stanno usando campionatori di sedimento, profilatori di temperatura, salinità, fluorescenza e turbolenza, radiometri, strumentazione ottica, retini da plancton e lancerà boe derivanti della flotta BGC-Argo, per studiare fino ad oltre 4000 m di profondità l’evoluzione geologica del fondo del mare attraverso lo studio dei sedimenti, la microbiologia e la biodiversità di ambienti marini profondi, la dinamica e il mescolamento delle masse d’acqua, il cambiamento climatico e l’inquinamento da microplastiche e contaminanti, classici ed emergenti, del mare più profondo e potenzialmente incontaminato del Mediterraneo. 

Le osservazioni acquisite durante la campagna di misura verranno integrate con modelli matematici al fine di comprendere appieno la dinamica della circolazione e della dispersione di contaminanti nel Mar Ionio. Per coprire un così vasto territorio marino, la strategia di campionamento richiede una visione sinottica delle aree di indagine e un piano di campionamento dettagliato, volto ad ottimizzare la scelta dei siti in chiave multidisciplinare e di fertilizzazione incrociata tra tecniche e discipline diverse con l’obiettivo di proporre nuove metodologie di indagine e collaborazione. 

È possibile tracciare la posizione della nave al link https://vesselfinder.com/it/vessels/details/7928677

Per informazioni:
Marzia Rovere
Cnr-Ismar
marzia.rovere@bo.ismar.cnr.it

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