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Per una regolazione sostenibile del Lago Maggiore: concluso il progetto "PARCHIVERBANOTICINO"

21/07/2023

campionamento di macro- e meio-fauna lungo i litorali del Lago Maggiore
campionamento di macro- e meio-fauna lungo i litorali del Lago Maggiore

Dopo quattro anni di studi e ricerche sugli ecosistemi di riva del Lago Maggiore e sul Fiume Ticino sublacuale, è giunto a conclusione il progetto "PARCHIVERBANOTICINO": i risultati sono stati presentati lo scorso 12 luglio 2023 a Villa Picchetta - Cameri (Novara), sede del capofila italiano. 

Lo studio è stato finanziato tramite i fondi per lo sviluppo regionale INTERREG Italia-Svizzera, il Cantone Ticino (Ufficio dei corsi d’acqua e Ufficio della protezione della natura e del paesaggio del Dipartimento del Territorio) e la Confederazione svizzera: obiettivo, una migliore gestione della risorsa idrica nel sistema Verbano/Ticino in ottica ambientale, tramite la valutazione degli effetti della regolazione dei livelli del Lago Maggiore sugli ecosistemi naturali. È stato una preziosa occasione di confronto tra i numerosi soggetti con competenze diverse sul territorio, che hanno cooperato per un sistema di regolazione efficiente e sostenibile delle acque del Lago Maggiore e, di conseguenza, delle portate del Fiume Ticino emissario.

Nell’ambito del progetto, nel periodo 2019-2023, sono state eseguite analisi in aree naturali protette del lago e sull’emissario esaminando diversi gruppi tassonomici animali (uccelli, pesci, macro- e meio-fauna invertebrata) e vegetali. La verifica degli effetti dell’innalzamento primaverile-estivo della soglia massima di regolazione (25 cm in più rispetto alla soglia in vigore dal 1943) è stata al centro delle analisi.

Dai risultati emerge come un innalzamento prolungato dei livelli idrici, in particolare nel periodo inizio-primaverile, costituisca un fattore critico per la rigenerazione del canneto e il mantenimento delle sue attuali superfici lungo le sponde del lago, andando ad inficiare il suo valore di habitat come sito di sosta per l’avifauna migratrice. In questo contesto, l’eventualità di aumentare la soglia massima di regolazione di ulteriori 25 cm, in particolare nei mesi di marzo e aprile, andrebbe ad accentuare le criticità evidenziate, con il rischio di compromettere gli obiettivi di conservazione delle aree protette lacuali.

Tra i partner di progetto, l'Istituto di ricerca sulle acque (Cnr-Irsa) ha partecipato ad attività inerenti due WP:

-Nuovi indicatori degli effetti della variazione dei livelli sul sistema lago

e

- Indicatori degli effetti della variazione dei livelli sul sistema fiume

occupandosi grazie anche al supporto dell’esperienza di colleghi del Cnr-Iret, di fauna macroinvertebrata e meiofauna, di aspetti chimici e idromorfologici in grado di definire la qualità del sistema.

I risultati evidenziano che livelli idrici alti hanno notevoli effetti sulla composizione e sulla funzione delle comunità macro- e meio-faunistiche litorali, così come sugli habitat.

Per il Fiume Ticino emissario emerge che il rispetto dei valori del Deflusso Ecologico è prioritario per il mantenimento di buone condizioni delle cenosi fluviali e che valori di portata superiori, insieme a un regime idrologico il più possibile naturale, possono garantire una migliore qualità degli ecosistemi fluviali, una maggiore capacità autodepurativa, una connessione permanente con i rami laterali del fiume e la conservazione degli habitat forestali perifluviali. Tali obiettivi sono direttamente correlati alla costante disponibilità idrica a monte nei periodi tardo primaverili ed estivi iniziali.

Il possibile percorso da intraprendere in un’ottica di regolazione sostenibile del Lago Maggiore, passa attraverso un’articolazione dei suoi livelli massimi maggiormente flessibile, tenendo conto degli effetti sugli ecosistemi naturali e dei molteplici fattori, legati in primis ai cambiamenti climatici, che condizionano la disponibilità della risorsa idrica per i diversi utilizzi. Un sistema maggiormente flessibile della gestione delle soglie massime del lago, in particolare nel periodo 1° marzo - 30 aprile, garantirebbe la rigenerazione dei canneti lacustri, favorendo il suo valore come sito di sosta per l’avifauna migratrice. Inoltre, si manterrebbe inalterata anche la fauna invertebrata che abita le rive del lago da cui dipende l’intera rete trofica (anfibi, rettili, uccelli e pesci).

Le conclusioni del progetto presentate e condivise potranno contribuire alle decisioni future per una gestione sostenibile non solo di questo lago, ma di tutti i laghi la cui risorsa idrica è controllata dall’uomo.

Per informazioni:
Angela Boggero
CNR - Istituto di ricerca sulle acque
Largo Tonolli 50
28922 Verbania Pallanza
angela.boggero@cnr.it
0323518300

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