Giunzioni tramite fase liquida transiente di ceramici ultrarefrattari (Comunicazione a convegno)

Type
Label
  • Giunzioni tramite fase liquida transiente di ceramici ultrarefrattari (Comunicazione a convegno) (literal)
Anno
  • 2014-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
Alternative label
  • Laura Esposito, Diletta Sciti, Laura Silvestroni Noritaka Saito, Kunihiko Nakashima Andreas M. Glaeser (2014)
    Giunzioni tramite fase liquida transiente di ceramici ultrarefrattari
    in 35° Convegno Nazionale AIM Associazione Italiana Metallurgia, roma, 5-7 Novembre 2014
    (literal)
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  • Laura Esposito, Diletta Sciti, Laura Silvestroni Noritaka Saito, Kunihiko Nakashima Andreas M. Glaeser (literal)
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  • CNR ISTEC Faenza RA Italy Department of Materials Science & Engineering, Kyushu University, Fukuoka, Japan Department of Materials Science and Engineering, 319 Hearst Memorial Mining Building, MC1760, University of California, Berkeley, CA 94720-1760 (literal)
Titolo
  • Giunzioni tramite fase liquida transiente di ceramici ultrarefrattari (literal)
Abstract
  • La tecnica di giunzione tramite fase liquida transiente permette di ottenere giunzioni a temperature inferiori a quelle necessarie con altre tecniche convenzionali e di preservare al contempo la possibilità di applicazioni ad alta temperatura. Questa tecnica è particolarmente interessante per congiungere i materiali ceramici ultrarefrattari, chiamati UHTC (Ultra High Temperature Ceramics) a base di boruri e carburi. [1] La presentazione è focalizzata sulla descrizione dei risultati ottenuti dalla giunzione di ceramici UHTC tramite fase liquida transiente con interstrati a base di Ni/Nb/Ni. I ceramici studiati sono a base di carburo di afnio (HfC) con e senza additivo di sinterizzazione (MoSi2). Le giunzioni sono ottenute a 1400°C in un forno in alto vuoto con camera a base di W e Mo esente da contaminazioni carboniose. La qualità delle giunzioni è influenzata dalla quantità di additivo di sinterizzazione presente nel materiale ceramico. Per quantità superiori fino al 5 % in volume di MoSi2 le giunzioni sono integre, mentre tendono a fratturarsi quando la quantità di MoSi2 è del 15 % in volume. La caratterizzazione tramite SEM-EDS della zona di interfacca evidenzia la presenza di uno strato di reazione formato da leghe Ni-Nb-Si e carburi misti. Quando lo spessore di tale strato supera un valore critico, come nel caso del ceramico contente 15 % di MoSi2, si sviluppano degli stress residui che portano alla formazione di fratture e alla rottura della giunzione. (literal)
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