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I giovani e la Rete: un'indagine del Registro .it svela il loro rapporto col digitale

17/10/2019

'Orientamento e percezione del digitale e dei nomi a dominio’ è il titolo dell’indagine statistico/sociologica che il Registro .it, l'anagrafe dei nomi .it gestita dal Cnr-Iit di Pisa, ha svolto su un campione di 1400 giovani (1000 in età compresa tra i 19 ed i 25, i rimanenti tra i 16 ed i 18 anni), in collaborazione con il Centro statistica aziendale e condotta da Monica Nardis.
L'obiettivo della ricerca è stato quello di sondare il bagaglio informativo ed esperienziale dei giovanissimi sui domini, soprattutto sui domini Internet italiani, ma soprattutto indagare il loro utilizzo consapevole della Rete per ciò che concerne diritti, doveri e privacy. Inoltre, con questo studio è stato messo in evidenza il rapporto tra i Millenials e le informazioni che circolano in Rete e sui social (fake news, marketing, intrattenimento).

L’informazione, secondo i giovanissimi intervistati, corre su Internet perché pluralista. Si informano sempre (27%) o comunque spesso (47%) usando prevalentemente Internet (42%) e i social network e prevedono che tra dieci anni la Rete sarà ancora più utilizzata di oggi per informarsi (48%). All’ultimo posto, tra i media di informazione, c’è la radio (6%) che giudicano in calo come mezzo di informazione nel prossimo decennio (5%). L’informazione disponibile su internet è, secondo il target, la più attendibile e viene giudicata pluralista (8.4%), completa (8.1%) e indipendente (8.0%), seguita dai social network. Tutti i media raggiungono comunque, la sufficienza salvo la tv per quanto attiene l’indipendenza (5.5%).

'Non sono mancate le sorprese – spiega Anna Vaccarelli, Cnr-Iit e responsabile delle relazioni esterne, media, comunicazione e marketing del Registro .it – perché, ad esempio, la maggior parte degli intervistati sa cosa è un dominio a livello informatico. Sorprende poi, la loro sicurezza tecnologica, la loro audacia nel predire che le radio scompariranno come mezzo di informazione e che tra dieci anni l’informazione quotidiana sarà sempre più o addirittura solo digitale. Così come ‘minimizzano' il problema delle fake news che possono nuocere ai loro genitori o a livello di opinione pubblica ma non a loro'.

Per informazioni:
Anna Vaccarelli
Registro .it/Cnr-Iit
anna.vaccarelli@iit.cnr.it
0503152635

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