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Contributo del Cnr al nuovo film di Gabriele Salvatores

26/10/2020

Locandina film
Locandina film

Il 25 ottobre, accolto dagli applausi, è stato presentato alla festa del cinema di Roma il film collettivo "Fuori era Primavera".

Protagoniste sono le storie degli italiani in lockdown, le piazze vuote, le terapie intensive piene con dei veri e propri eroi in prima linea nelle corsie degli ospedali. Protagonisti sono i balconi in festa, la riscoperta delle terrazze, le infinite giornate dei riders, i film proiettati sulle facciate dei palazzi, la solitudine, l'assenza di abbracci, baci, carezze, strette di mano. Una ricostruzione emozionante, diretta dal regista Gabriele Salvatores, che ci riporta indietro di qualche mese, a quell'11 marzo 2020 e che raccoglie testimonianze, video, racconti della gente, fino al 31 maggio, con l'ingresso nella 'fase 2' e il lento ritorno alla semi-normalità.

ll film è stato realizzato con la partecipazione e la collaborazione di istituzioni, associazioni di volontariato, scuole di cinematografia e comunicazione ed enti distribuiti in tutta Italia. Tra i contibuti video ci sono anche quelli della Stazione artica Dirigile Italia del Consiglio nazionale delle ricerche tramite i filmati di Marco Casula, tecnico dell'Istituto di scienze Polari che si è trovato nel centro internazionale di ricerca di Ny-Alesund da gennaio a giugno.

La redazione si è occupata di formare un network capillare in tutto il Paese con l’intento di coinvolgere anche figure di spicco della cultura e della comunicazione italiana. L’idea è sempre stata quella di restituire un ritratto a molte voci dell’esperienza che abbiamo vissuto, attraverso il linguaggio del cinema che ci appartiene. Il documentario è stato interamente realizzato in smart working, dalla fase di lancio a quella di montaggio e finalizzazione. I montatori, Massimo Fiocchi e Chiara Griziotti, accedendo direttamente al server da cui poter scaricare i video precedentemente visionati, valutati e selezionati da una redazione, hanno avuto la possibilità di lavorare e montare l’intero documentario da casa. La redazione nei due mesi di lavoro ha ricevuto oltre 16mila contributi video.

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