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Naturali o causate dall'uomo? A distinguere le polveri ci pensa Diapason

30/04/2013

Il progetto europeo, coordinato dall’Isac-Cnr e finanziato nell’ambito del programma Life, evidenzia come eventi naturali, quali le sabbie sahariane, provocano un aumento dei valori di concentrazione delle polveri fini, ‘sforando’, impropriamente, i limiti imposti dalla legislazione comunitaria

I modelli meteorologici lo avevano annunciato: sabbia e nubi dal 25 aprile ai primi di maggio su tutta l'Italia. Più difficile prevedere esattamente quanta sabbia sarà rimossa dalle precipitazioni prima di arrivare a noi o dove e come si depositerà.

Il progetto europeo Diapason (Desert-dust Impact on Air quality through model-Predictions and Advanced Sensors ObservatioNs), coordinato dall’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Isac-Cnr) di Tor Vergata (Rm) e finanziato nell’ambito del programma ‘Life’, ha il duplice obiettivo di osservare, minuto dopo minuto, la distribuzione nell'atmosfera di queste polveri minerali e di fornire nuove metodologie per valutarne l'impatto sulla qualità dell'aria. Infatti, oltre a imbrattare auto e bucati, queste sabbie causano ‘sforamenti’ dei limiti del PM10 (le cosiddette polveri fini) imposti dalla legislazione europea.

“Questi eventi naturali devono essere distinti da quelli causati dall’inquinamento antropico per poter essere sottratti dal computo degli sforamenti”, spiega Gian Paolo Gobbi, ricercatore Isac-Cnr e responsabile del progetto. “Così, i nuovi sensori laser sviluppati nell'ambito di Diapason hanno mostrato chiaramente come le sabbie siano arrivate sulla città di Roma a metà giornata del 26, viaggiando tra 1000 e 4000 metri di quota, e come una decina di brevi eventi piovosi le abbia condotte a terra arabescando la città. A partire dal pomeriggio, le nubi di sabbia si sono avvicinate al suolo, facendo scattare verso l'alto i livelli del PM10”.

“E’ previsto che il trasporto dal Sahara porterà ancora picchi di PM10 fino al 2 maggio, prevalentemente senza piogge ‘gialle’ nel centro-sud, al contrario di quanto dovrebbe accadere sul nord Italia”, conclude Gobbi.

In collaborazione con ARPA Lazio, Diapason entrerà a pieno regime la prossima estate, con tre stazioni di rilevamento che registreranno le dimensioni delle polveri e scandaglieranno il cielo di Roma da nord a sud.

Per informazioni: Gian Paolo Gobbi, Isac-Cnr, tel. 06/4993.4343, e-mail: g.gobbi@isac.cnr.it, www.diapason-life.eu

 

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