Intervento del Presidente

Emergenza cancro: fattori ambientali e stili di vita non corretti

21/09/2018

L'intervento del presidente Cnr Massimo Inguscio
L'intervento del presidente Cnr Massimo Inguscio

La ricaduta negativa che l’inquinamento ha sul nostro benessere e l’aumento di patologie oncologiche sono stati i temi principali discussi a Roma in occasione del convegno 'Emergenza cancro – Fattori ambientali modificabili e stili di vita non corretti', svolto mercoledì 19 settembre presso la Camera dei Deputati, al quale hanno partecipato numerosi esponenti del mondo politico e scientifico tra cui, per il Cnr, il presidente Massimo Inguscio e il direttore Cnr-Irsa Vito Felice Uricchio.

L'evento è stato organizzato dalla Società italiana di medicina ambientale (Sima), in prima linea nella tutela della salute umana tramite la salvaguardia della natura, in collaborazione con Confassociazioni. Tra i partecipanti, numerosi rappresentanti del Governo e del Parlamento, oltre a partecipazioni della scienza e dell’imprenditoria, riuniti per fare il punto sulle criticità nel rapporto tra ambiente e salute e proporre possibili soluzioni per ridurre gli effetti dell’inquinamento nella carcinogenesi.

Tra i rappresentanti del Governo e del Parlamento sono intervenuti come relatori: il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio onorevole Giancarlo Giorgetti, il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze onorevole Massimo Garavaglia, le senatrici e senatori Claudio Barbaro, Francesco Bruzzone, vicepresidente Commissione Territorio, ambiente e beni ambientali, Maria Domenica Castellone, vicepresidente gruppo M5S al Senato e ricercatrice del CNR, Tiziana Nisini e Daisy Pirovano, Maria Rosaria Rossi, le deputate e onorevoli Federica Daga, Igor Iezzi, Andrea Mandelli, presidente Federazione ordine dei farmacisti italiani, Claudia Maria Terzi. Tra gli esponenti scientifici presenti come relatori: il professore Ernesto Burgio dell'European Cancer and Enviroment Research Institute ECERI, Marialuisa Lavitrano, ordinario di Patologia generale all'Università di Milano Bicocca e coordinatore nazionale e Co-Chair del Management Committee del Nodo Nazionale della Infrastruttura di Ricerca Europea delle Biobanche e delle Risorse BioMolecolari (BBMRI-ERIC), Marco Giachetti presidente della Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, Giovanni Malagò, presidente del CONI, Alessandro Miani, presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) e professore aggregato presso l’Università di Milano.

E’ stata evidenziata una chiara relazione tra il benessere dell’uomo e lo stato dell’ambiente: è ormai noto, infatti, come l’inquinamento delle matrici acqua, aria e suolo abbia ricadute negative sul nostro benessere, e rappresenti un fattore determinante nello sviluppo di malattie a carico dell’apparato respiratorio, cardiovascolare e di patologie oncologiche. Un legame che oggi è fortemente a rischio: lo dimostra il dato allarmante relativo all’aumento dei tumori infantili. L’Italia, infatti, detiene la maglia nera in Europa per quanto riguarda l’incidenza di malattie oncologiche in età pediatrica. Il dato maggiormente preoccupante è che, la maggiore incidenza di tumori si registra nei bambini tra 0 e 14 anni e negli adolescenti tra i 15 e i 19 anni nell’area del Sud Europa.

Sostanze cancerogene che comprendono IPA -composti organici persistenti- ed interferenti endocrini, metalli pesanti come cromo (VI), nichel, arsenico, berill ecccetera sono purtroppo presenti in beni di largo consumo come cosmetici, creme solari, indumenti, mobili, cicche di sigarette, pesticidi, vernici, pellami, alimenti, gas di scarico e, purtroppo, anche alimenti. Tali sostanze spesso finiscono nelle acque con cui laviamo noi stessi, i nostri beni ed i nostri alimenti: per questo è quanto mai opportuno ridurre le produzioni e gli impieghi di sostanze persistenti e/o dotate di attività biologiche significative, per evitare che raggiungano le acque e che possano comportare un rischio cancerogeno o epigenetico, esponendo gli organi bersaglio tra cui reni, apparato uro-genitale, digerente, fegato. A livello biologico, infatti, l’organismo è costretto a reagire di continuo all’ambiente e alle sue condizioni per mantenere un equilibrio nella relazione con esso e per preservare le proprie funzioni vitali.

Il presidente Cnr Massimo Inguscio, intervenuto nella sessione mattutina, ha affrontato il tema degli effetti ambientali sulla componente genica: “Noi e le nostre malattie siamo il risultato del nostro genoma e dei fattori ambientali  esterni come cibo, stile di vita, ambiente e quindi inquinamento”, ha affermato, illustrando inoltre le ultime scoperte dell'Ente sulla medicina di precisione che studia il fenotipo della singola persona per poi elaborare terapie specifiche per quella persona. “Ogni malato è diverso dall'altro, ogni tumore diverso, servono dunque cure più possibile personalizzate e diagnostiche sempre più precoci e meno invasive”.

Sulla sua tutela e salvaguardia delle risorse idriche, ha invece puntato l’attenzione Vito Felice Uricchio, direttore Cnr-Irsa: “L’attenzione alla qualità delle acque amplifica la sua portata quando ci si riferisce alle sostanze cancerogene che ne insidiano il loro utilizzo continuo e sicuro in ogni ambito, potabile, civile e industriale. Una visione che punti all’innovazione può consentire di perseguire la giusta percezione della contaminazione ma può anche ottimizzare l'uso dell'acqua e offrire sistemi tecnologici per la rimozione di tali pericolosissimi contaminanti, mantenendo inalterati gli standard di qualità. La lotta ai tumori è un percorso particolarmente articolato e complesso che dobbiamo compiere con grande determinazione, non trascurando alcun aspetto che può giocare un ruolo nei processi carcinogenetici e non può prescindere da un impegno corale e concreto, da una collaborazione interistituzionale autentica e coordinata che ponga la conoscenza e la scienza alla base delle decisioni da assumere e delle strategie da intraprendere per contrastare efficacemente un male insidioso come il cancro".

Ma il convegno è stato anche l'occasione per affrontare anche altre tematiche, come l’importanza dello sport, la bonifica dei siti inquinati, la decarbonizzazione, il biomonitoraggio, e soprattutto alla prevenzione.  Molti dei fattori di rischio infatti, specie quelli legati a inquinamento e stili di vita, sono ben noti: “I cittadini si credono talvolta impotenti di fronte a questo tema, invece sono proprio loro a poter cambiare la situazione con scelte consapevoli, a partire dagli acquisti quotidiani. I nostri consumi possono modificare il mercato e nello stesso tempo costringere le aziende produttrici a essere veramente ecosostenibili: pretendiamo, quindi, alimenti, indumenti e prodotti di uso quotidiano che siano scientificamente validati da Enti pubblici”, ha concluso Alessandro Miani, presidente della Società italiana di medicina ambientale e docente di prevenzione ambientale del Dipartimento di scienze e politiche ambientali dell’Università degli studi di Milano.

 

 

Per informazioni:
Vito Felice Uricchio
Cnr-Irsa
vitofelice.uricchio@cnr.it

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