Intervento del Presidente

La Science Diplomacy nei Balcani occidentali

30/05/2018

Foto di gruppo
Foto di gruppo

Dal 30 maggio al 1 giugno si tiene a Roma, presso la sede dell’ Accademia Nazionale dei Lincei, la 4th Western Balkans Joint Science Conference dal titolo 'The Path is the Goal: Convergence, Cohesion, Cooperation in South East Europe'.

La Conferenza s’inserisce nel quadro del Processo dei Balcani Occidentali o Processo di Berlino, iniziativa promossa, nel 2014, dal governo tedesco che  vede coinvolti 13 Paesi europei (Albania, Austria, Bosnia - Erzegovina, Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Croazia, Francia, Germania, Italia, Kosovo, Montenegro, Serbia, Slovenia, Regno Unito) e la Commissione Europea allo scopo di favorire la cooperazione e gli investimenti economici nel settore delle infrastrutture e della ricerca nel Sud Est Europa nella prospettiva di un avvicinamento dei Paesi appartenenti a quell’ area geopolitica all’Unione europea.

La Conferenza si riunisce ogni anno prima del rispettivo vertice di capi di Stato e di governo dei Paesi che fanno parte del Processo di Berlino ed elabora le raccomandazioni per il successivo vertice che quest’ anno si terrà a Londra nel prossimo mese di Luglio.

La German National Academy of Sciences Leopoldina cura, dal 2015, il coordinamento della Conferenza che, nel 2018, si svolge insieme all’Accademia Nazionale dei Lincei in cooperazione con il Cnr.

La Conferenza è aperta dal prof. Massimo Inguscio, presidente del Consiglio nazionale delle ricerche e membro dell’ Accademia nazionale dei Lincei, dal prof. Alberto Quadrio Curzio, presidente dell’Accademia nazionale dei Lincei, dal prof. Jorg Hacker, presidente della German National Academy of Sciences Leopoldina, con la partecipazione di alte cariche istituzionali delle Accademie nazionali delle scienze dei Paesi membri e dei Balcani Occidentali, della Commissione Europea, del nostro Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, e di altre istituzioni che compongono lo scenario politico, accademico e per la ricerca nazionale ed internazionale.

Tra i principali temi si discute dell’elaborazione di un Western Balkans Action Plan for Smart Growth, e della prossima costituzione di una Western Balkans Research Foundation.

“I Balcani Occidentali rappresentano un investimento geostrategico per un’ Europa stabile, forte e unita, fondata su valori comuni” afferma il presidente Inguscio, in linea con le recenti dichiarazioni della Commissione europea.

“La prospettiva di un allargamento dei confini dell’Unione ai Balcani Occidentali, illustrata dalla Commissione Europea nel febbraio 2018 e ribadita nella Dichiarazione a margine del recente Summit EU - Balcani Occidentali di Sofia, passa attraverso un percorso di riforme strutturali in cui il rafforzamento della ricerca e dell’innovazione viene esplicitamente menzionato tra le priorità di azione che potranno contribuire all’integrazione, alla crescita economica e alla creazione di opportunità di lavoro per i giovani, un capitale umano su cui noi tutti abbiamo il dovere e l’ obbligo morale di investire” prosegue il presidente Inguscio.

“La Conferenza, frutto dell’eccellente cooperazione con l’Accademia nazionale dei Lincei, con l’Accademia nazionale delle scienze tedesca Leopoldina, con il nostro Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e con i rappresentanti ed esperti di diverse istituzioni nazionali e internazionali, intende, appunto, portare a convergenza l’azione politico–diplomatica e il lavoro condotto sul terreno della ricerca allo scopo di definire un’ agenda condivisa e sviluppare meccanismi e strumenti di coesione. A tal proposito, il nostro impegno punta alla piena collaborazione per la creazione di una Western Balkans Research Foundation che dovrà sostenere la mobilità e il training through research di giovani ricercatori dei Paesi balcanici, attraverso la costruzione di reti mirate, principalmente, alla ricerca di eccellenza, con le comunità scientifiche dell’Europa occidentale. Il Cnr potrà contribuirvi mettendo in condivisione il proprio spirito fortemente inclusivo e le alte competenze scientifiche declinate nei diversi ambiti disciplinari attraverso i propri eccellenti ricercatori che ne costituiscono l’asse portante, e che caratterizzano la missione del maggiore Ente pubblico di ricerca in Italia”, conclude il presidente Inguscio.

Per informazioni:
Francesca Tolve
Cnr - SPR Relazioni Internazionali
francesca.tolve@cnr.it

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