Intervento del Presidente

'Fare rete per una ricerca competitiva innovativa e sburocratizzata'

18/04/2016

  Il ministro Giannini, il rettore Messa e il presidente del Cnr Inguscio incontrano gli studenti di Milano-Bicocca
Il ministro Giannini, il rettore Messa e il presidente del Cnr Inguscio incontrano gli studenti di Milano-Bicocca

“Rilanciare la ricerca”, come dice il titolo del nostro incontro, significa riaffermare la centralità della sinergia tra università e Cnr, un Ente di ricerca pubblica che offre la stessa ricchezza multidisciplinare del mondo accademico ed una forte vocazione per R&S. L’obiettivo viene agevolato dai decreti di attuazione della riforma Madia che, liberando gli Epr dai vincoli della PA, consentono una collaborazione davvero proficua e paritaria.

Per il comparto ricerca è arrivato, dopo un lungo inverno a livello politico, un momento da cogliere e mettere a frutto: tra i primi segnali di quest’inversione di tendenza è stata fondamentale da parte del governo l’assegnazione - a enti e atenei - di un discreto numero di posti per giovani brillanti che finalmente avranno concrete opportunità attraverso meccanismi di selezione basati sui migliori standard internazionali. I posti, pur quantitativamente limitati rispetto alle esigenze della comunità scientifica italiana se confrontata ai paesi più avanzati, sono qualitativamente molto importanti, con l’auspicio di una consistente possibilità di programmazione per gli anni futuri.  Ulteriori elementi del Piano nazionale della ricerca consentiranno di rafforzare la nostra capacità attrattiva verso i giovani. Attrarre i giovani e consentire loro di formarsi in un ambiente di ricerca libera e competitiva significa garantire che crescano con un approccio di interdisciplinarità strutturale. Approccio che, in questo ateneo come in tutte le migliori realtà italiane, ha prodotto lo sviluppo di nuove scuole, ad esempio quella di scienze dei materiali o quella delle tecnologie applicate ai beni culturali, tematiche in cui il Cnr è leader. È tipica dei giovani, inoltre, quella voglia di curiosa mobilità che fa ricca la cultura.

In questo scenario, il Cnr - in sinergia con le istituzioni politiche, a cominciare dal Ministro, prof. Stefania Giannini - riprende il suo ruolo di riferimento del sistema ricerca nel suo complesso, in grado di affrontare compiutamente gli ambiti più innovativi e strategici e la ricerca cutting-edge. Il Cnr, nel rispetto degli indirizzi nazionali, opererà in questo senso scelte importanti puntando a costruire una filiera tra ricerca, formazione e imprese, in una nuova ottica che vede la ricerca scientifica non come un costo ma come una risorsa fondamentale ed irrinunciabile, capace di creare ricchezza e di produrre sviluppo economico-industriale e benessere sociale. In questa visione che privilegia la sinergia, di notevole rilievo sarà l’attuazione di dottorati industriali, che vedano la più ampia partecipazione del mondo imprenditoriale. Sono concetti, questi, che qui in Lombardia assumono un significato ancora maggiore considerato il tessuto industriale ricco e trainante per l’intero Paese. Di fatto, la Lombardia è oggi il potenziale laboratorio per connettere la fantasia creatrice del ricercatore alle finalità produttive ed al benessere dell’intera società.

Un esempio della strategia che consolida il Cnr al ruolo di protagonista, in sinergia con l’università e in collaborazione con altri enti e col mondo industriale, è oggi di stretta attualità. Il 29 aprile, nell’area Cnr di Pisa, alla presenza del presidente del Consiglio e del ministro Giannini, festeggeremo una ricorrenza straordinaria; trent’anni fa il nostro Ente è stato la culla dell’Internet italiano. Ma la storia continua: è significativo che l’incontro di oggi si tenga proprio nel giorno in cui la Commissione Europea conferma la decisione di creare una FLAGSHIP sulle Tecnologie Quantistiche, un’iniziativa pluriennale dell’Unione con investimenti per un miliardo di euro in dieci anni, che potrà attivare a catena investimenti industriali per altre decine di miliardi. Le FLAGSHIP sono le iniziative di maggior prestigio in Europa: sia sul piano scientifico, sia per l’entità del finanziamento, sia per l’interesse delle procedure, che partono dalla convergenza degli Stati Membri e della stessa Commissione sulle priorità della ricerca nell’Unione ed individuano un iter che combina fasi top down e fasi competitive.

In quest’avventura – che ci proietta nell’Internet del futuro, in un domani fatto di servizi e città smart, di sistemi e misure di precisione, di cyber security, di Internet of Thinks (IOT), domotica e manifattura 4.0 - il Cnr ha già investito cospicuamente per l’ERANet QuantERA e progetta e svolge, sempre in sinergia con altri partner, ricerche di assoluta strategicità per noi europei. Il bagaglio di conoscenze, competenze e l’interazione che il Cnr e l’Italia possono vantare nell’alta tecnologia candida il nostro Paese al coordinamento della Flagship: la politica ci sta riservando un’attenzione meritata ed il Presidente del Consiglio si sta facendo portavoce di questa richiesta in Europa. Combinare ricerca di fantasia e concrete applicazioni industriali, grazie soprattutto ai saperi hi tech, è una capacità che l’Italia possiede in modo peculiare e che le consente di aspirare alla leadership.

Punti principali:

-          sinergia tra università, enti di ricerca e imprese, liberando gli enti dai vincoli della Pa

-          ricerca non costo ma risorsa per creare ricchezza economica e benessere sociale: i dottorati industriali, Lombardia laboratorio per connettere fantasia del ricercatore e finalità produttive

-          a livello politico, c’è un’inversione di tendenza: si rafforza la capacità attrattiva del sistema ricerca verso i giovani

-          dare una visione strategica al Cnr quale organo di riferimento del sistema ricerca, nel rispetto degli indirizzi nazionali, grazie alla sua multidisciplinarità ed alla vocazione per R&S

-          la Commissione Europea lancia la Flagship sulle tecnologie quantistiche, il miglior modello europeo di sostegno alla ricerca. L’Italia può aspirare al coordinamento: siamo pronti per la sfida come trent’anni fa quando il Cnr fu culla dell’Internet italiano.

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