Intervento della Presidente

Expo Dubai: siglato un Mou con il Ministero dell'Economia degli EAU

27/03/2022

La firma del Memorandum of Understanding / 1
La firma del Memorandum of Understanding / 1

La presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), Maria Chiara Carrozza, e il sottosegretario all'Economia, Abdulla Al Saleh, hanno firmato oggi al Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai un protocollo d'intesa per rafforzare la cooperazione nel campo della ricerca scientifica e sviluppare programmi e attività di scambio.

La firma è avvenuta alla presenza del ministro dell'Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, e del ministro dell'Economia degli Emirati Arabi Uniti, Abdulla bin Touq Al Marri, a margine del Forum “Beyond Expo 2020, Education as Legacy”, un'occasione per fare il punto sui principali accordi, progetti e impegni che, nel corso del semestre, le università e gli enti di ricerca italiani hanno raggiunto a livello internazionale.

«Sono molto felice della firma di questo memorandum d'intesa sulla cooperazione scientifica con il ministero dell'Economia degli Emirati», ha detto Carrozza. «Il Consiglio Nazionale delle Ricerche è il più grande ente pubblico di ricerca in Italia e svolge attività multidisciplinare nei propri istituti, per promuovere l'innovazione e l'internazionalizzazione del sistema nazionale della ricerca. Sono sicuro che questo memorandum stabilirà un quadro per lo sviluppo di programmi e progetti collaborativi di reciproco interesse per rafforzare ulteriormente la cooperazione nella ricerca scientifica. Il Cnr metterà a disposizione di questa collaborazione il suo mondo della ricerca, che significa più di 8.000 persone, con le loro capacità, impegno e idee», ha sottolineato.

«Una delle priorità degli Emirati per i prossimi 50 anni è la costruzione di una economia più forte basata sulla conoscenza e l'innovazione, e con l'ecosistema avanzato dell'Italia, specialmente nell'innovazione, credo che la cooperazione tra i nostri due Paesi porterà nuove opportunità per il futuro, in cui potremo collegare le startup di entrambi i Paesi», ha detto il sottosegretario emiratino. «Possiamo esplorare idee e le invenzioni del Cnr, portare investitori emiratini nelle startup, e incoraggiare il settore privato nel portare le loro sfide al Cnr, che può fornire soluzioni».

Inoltre, «parte della cooperazione riguarderà la formazione attraverso i laboratori italiani dove i ricercatori degli Emirati potranno andare e sviluppare le loro idee con le loro controparti italiane», ha sottolineato. 

«Sappiamo tutti quanto sia stata importante questa esperienza, con una fase di pandemia ancora in corso, per le Università, gli Enti di Ricerca e le Istituzioni di Alta Formazione che hanno mostrato al mondo le competenze scientifiche del sistema italiano di ricerca e di alta formazione, qui a Dubai», ha detto il Ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa. «Il nostro obiettivo era quello di diffondere la nostra eccellenza, consapevoli che l’Italia è un ecosistema efficace, produttivo e attraente per gli attori internazionali, sia come investitori che come partner: crediamo di esserci riusciti. Ora, però, vogliamo essere ancora più ambiziosi e desideriamo che la nostra partecipazione a Expo porti risultati concreti per il futuro dell’alta formazione e della ricerca».

Sono tre i progetti di ricerca e alta formazione nella regione mediorientale previsti quale eredità della partecipazione italiana a Expo 2020 Dubai: la realizzazione di un campus arabo-mediterraneo, di un centro di ricerca e alta formazione per la digitalizzazione e ricostruzione dei beni culturali e per la produzione artistica e culturale legata all’intelligenza artificiale e alle nuove tecnologie e di un campus di ricerca e alta formazione sulla trasformazione del cibo.

«Questi progetti che guardano al futuro sono nati grazie anche a un’idea sviluppata in sinergia con il parlamento italiano e per cui sono stati stanziati 7 milioni di euro, dal 2022 al 2026, per darne l’avvio», ha aggiunto il Ministro. «Expo ha dimostrato come l’Italia sia un Paese dalla grande capacità attrattiva, non solo per la bellezza del territorio e per il patrimonio culturale, ma anche perché la scienza e la tecnologia è capace di andare al di là di ogni confine e unire nel produrre innovazione e diffondere cultura. Da qui, vorrei lanciare proprio questo messaggio: la diplomazia e la competenza scientifica come valore trasversale. Portiamo al centro l’azione instancabile e i desideri dei nostri giovani, sono le migliori armi per tornare alla pace».

Nella stessa giornata, la Ministra Messa e la presidente hanno anche incontrato Fabrizio Grillo, General Affairs and International Relations Director di Gruppo Bracco, negli Orti di Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai, davanti all’installazione "The Beauty of Imaging", l’opera multimediale ispirata all’imaging diagnostico, firmata Bracco. «L’installazione del Gruppo Bracco qui in Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai è un’opera che ha anche un concetto di visione complessiva di quello che è l’Italia oggi: alta tecnologia, imaging, robotica ma anche green e compatibilità. Un messaggio molto importante«»", ha commentato la presidente.

Nel pomeriggio, infine, si è svolta anche una visita al Padiglione dell'Ucraina, dove Messa e Carrozza sono state accompagnate dal direttore del padiglione Ivan Sydorenko, che ha spiegato come dallo scoppio della guerra, il padiglione si sia trasformato in un luogo di solidarietà e di racconto del conflitto in corso nel Paese. «Ogni ucraino è uno di noi. Siamo tutti con voi. Che la scienza sia portatrice di pace», ha scritto la ministra su un post-it che ha attaccato sui muri della struttura, ormai completamente ricoperti da migliaia di messaggi di sostegno provenienti da tutto il mondo. Con questa visita «ho voluto rimarcare come l'Italia sia vicina all'Ucraina», ha dichiarato, ricordando l'impegno del'università e della ricerca italiane ad accogliere studenti e studentesse ucraini, ma anche ricercatori, professori, dottorandi. «Abbiamo un provvedimento che ha stanziato 500 mila euro - ma sono già diventati un milione di euro - che sarà convertito a breve proprio per supportare università ed enti di ricerca che vogliono ospitare queste persone con borse di studio e contribuire al finanziamento di queste iniziative», ha sottolineato.

Per informazioni:
Presidenza Cnr
presidenza@cnr.it

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