Focus

Il TLIO (Tesoro della Lingua Italiana delle Origini) nella nuova interfaccia

Oggi il Tesoro della Lingua Italiana delle Origini (TLIO), il primo vero vocabolario storico dell'italiano antico (fino alla fine del Trecento) è consultabile con una nuova interfaccia, che dà accesso in modo più diretto e intuitivo ai contenuti delle circa 25.000 voci finora redatte. Quando si apre una voce, vengono visualizzati i diversi significati, seguiti dai rispettivi esempi. Cliccando sui tasti collocati fra l'entrata della voce e il primo significato, si ottengono altre informazioni: la lista delle forme di quella parola nei testi antichi e dei modi in cui sono scritte, l'etimologia, la prima attestazione assoluta, le prime attestazioni nelle varietà linguistiche antiche (o 'distribuzione geolinguistica'), note linguistiche e note varie. L'icona del gattino (simbolo di GATTO, il software dell'OVI) apre la consultazione dell'intera documentazione della voce nella banca dati. Ricorrendo alle opzioni di ricerca avanzata, è possibile, fra l'altro esplorare il vocabolario non solo per voci, ma anche per forme: per es., "vera" (parola del Tristano Veneto, del Trecento) non ha una voce, ma con la ricerca per forme si troverà che è una forma di "guerra". La ricerca di testo nelle definizioni permette di trovare tutte le voci che contengono marche d'uso come "Astr." (parole relative all'astronomia e all'astrologia), "Dir." (parole e usi del linguaggio giuridico), "Mus." (terminologia musicale), "Zool." (nomi di animali) e così via.
Il TLIO però costituisce una novità in sé, anche per altre ragioni. Si tratta di un vocabolario 'dinamico', pubblicato in Internet (http://tlio.ovi.cnr.it/TLIO o http://dizionario.ovi.cnr.it), le cui voci possono essere costantemente aggiornate. La redazione non procede rigidamente secondo l'ordine alfabetico: le voci edite (a un ritmo di circa 2000 per anno) coprono attualmente quasi per intero le lettere A- e B- e una buona parte del segmento C-F, ma sono presenti anche alcune centinaia di voci da G- a Z-.
Il TLIO è redatto di prima mano: a questo scopo, l'Istituto ha creato una grande banca dati (Corpus TLIO: http://tlioweb.ovi.cnr.it) che attualmente contiene 2000 testi italiani antichi per un totale di 21.857.478 parole (occorrenze), ed è in continua evoluzione. Un gran numero di questi testi sono stati rivisti e corretti sui manoscritti. La banca dati è implementata in GATTO, il software per la lessicografia e la linguistica creato e sviluppato all'OVI, e si può consultare in rete con GattoWeb, anch'esso sviluppato in Istituto.
Il TLIO è il primo vocabolario che tratta alla pari tutte le varietà dell'italiano antico, incluse quelle che oggi sono diventate dialetti, rispecchiando in questa scelta di metodo il fatto che fino al Cinquecento non si è affermata una lingua nazionale italiana. Di conseguenza, la banca dati contiene testi non solo fiorentini e toscani in genere, ma anche lombardi, veneti, umbri, laziali, siciliani ecc. Nelle voci del TLIO, sotto ogni significato, si elencano in un'unica lista cronologica gli esempi appartenenti a tutte le varietà linguistiche, senza stabilire gerarchie anacronistiche.