Un caso di instabilità politica nel cuore del Mediterraneo: la Libia post-coloniale
Il 13/02/2024 ore 10.00 - 12.30
CNR-ISMed
Polo umanistico (VI piano)
Via Cardinale Guglielmo Sanfelice, 8
80134 Napoli
Partecipazione da remoto su piattaforma Teams
Il seminario fa parte del Ciclo: "Oltre le barriere disciplinari. L’ISMed come laboratorio di ricerca"
La Libia vanta una posizione di collegamento tra Mediterraneo e Africa sub-sahariana; nel contempo rappresenta un anello di congiunzione fra Medio Oriente e Maghreb. Questa posizione ha acquisito una maggiore importanza da quando, sul finire degli anni Quaranta dello scorso secolo, furono scoperti giacimenti petroliferi. All'inizio degli anni Sessanta iniziò l’attività esportatrice del greggio libico e in pochi anni il Paese divenne il maggiore produttore nel continente africano (58,5 milioni di tonnellate di petrolio l’anno). Dall’inizio degli anni Settanta all’attività petrolifera si è aggiunto lo sfruttamento di un numero crescente di depositi di gas naturale. Questi due fattori, posizione strategica e fonti di energia, hanno influenzato sempre più il destino politico della Libia.
La Libia di oggi è uno Stato frammentato e paga decenni di assenza dei partiti politici sia durante il periodo monarchico sia durante quello della Giamahiryya. Infatti, l'assenza dei partiti, che avrebbero favorito la diffusione dei legami basati su ideologie comuni e interessi politici diversi da quelli tribali, ha rallentato il superamento dell’arcaico potere tribale nel Paese. Dall'insediamento del Congresso Nazionale Generale, avvenuto l'8 agosto 2012, diverse personalità libiche di rilievo sono state chiamate per guidare il governo del Paese, ma senza riuscire a superare la difficile crisi politica, aggravata dalla divisione politica e militare interna al Paese, attualmente guidato da due governi e con divisioni nel Parlamento eletto nelle ultime elezioni del 25 luglio 2014.
La relatrice Souadou Lagdaf è professoressa associata di Storia dei paesi islamici presso l'Università di Catania. I suoi interessi di ricerca includono la storia del Sahara occidentale, la confraternita sanusiyya in Libia, l’antropologia sociale dei costumi, delle tradizioni e dei comandamenti religiosi nella società mauritana, nonché le questioni di genere
Organizzato da:
CNR-ISMed
COMITATO SCIENTIFICO:
Gabriella Corona, Desirée A.L. Quagliarotti
CNR-ISMed
Referente organizzativo:
Desirée Quagliarotti
CNR-ISMed
desiree.quagliarotti@ismed.cnr.it
Modalità di accesso: ingresso libero
Il seminario in sede è aperto al pubblico, fino a esaurimento posti.
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