Comunicato stampa

FAMIGLIA: GLI ITALIANI PREFERISCONO QUELLA BABY E I FIGLI NASCONO SOPRATTUTTO DAI MATRIMONI

04/09/2001

Uno studio condotto dall'Istituto di Ricerche sulla Popolazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche conferma che la famiglia tipica italiana è sempre più piccola: padre, madre e un figlio, al massimo due. Tra i motivi che scoraggiano le donne ad allargare il nucleo familiare le preoccupazioni economiche e i disagi abitativi. Ma L'Italia è anche il paese dei figli in costanza di matrimonio: solo l'8%, infatti, è frutto di unioni libere

Dopo gli exit-poll arrivano i child-poll. A cercare di scoprire "l'orientamento alla fecondità" delle donne italiane è il Consiglio Nazionale delle Ricerche, che ha condotto un vasto sondaggio per capire quali sono le intenzioni rispetto alla natalità e cercare di disegnare così la fotografia dell'Italia di domani.

E' risaputo ormai che il nostro Paese sta assistendo ad una drastica riduzione della fecondità. Ma l'indagine dell'Istituto di Ricerche sulla Popolazione (IRP) del Cnr di Roma, coordinata da Adele Menniti, cerca di andare oltre questo dato per scoprire le cause che scoraggiano le italiane ad avere figli. Per farlo i ricercatori del Cnr hanno condotto una prima intervista nel 1998, chiedendo ad un campione di 1500 donne, di età e condizione sociale molto differenziata, quali fossero le loro intenzioni di natalità. Ora, a distanza di 2 anni, arriva una conferma sull'attendibilità dei child-poll: infatti ben il 70% del campione non era intenzionato e non ha avuto figli; l'8% era intenzionato e ha avuto figli, il 7% era intenzionato ma non è riuscito a averne mentre il 5% li ha avuti pur non essendo intenzionato; resta un 3% di indecise che li ha avuti e un 7% di indecise che non li ha avuti.

Ma quali sono le ragioni che inducono le donne a non volere più figli? "La principale - spiega Adele Menniti, dell'IRP-CNR - va individuata nella definitiva affermazione della baby-famiglia, costituita al massimo da due figli. La grande famiglia che ha caratterizzato molti di noi adulti è ormai un ricordo del passato. Di quel 70% di donne che hanno confermato il no alla procreazione, la figura tipo è quella della casalinga, che ha già due figli, seriamente preoccupata della propria situazione economica - negativa per il 75% del campione, e per la situazione abitativa, giudicata insufficiente dal 77%. Si tratta di fattori determinanti, che scoraggiano le intenzioni di fecondità".

Un fatto comunque è certo: l'indagine IRP-CNR conferma, con una certa sorpresa, che in Italia figli vuol dire matrimonio. Nonostante la liberalizzazione dei costumi, la stragrande maggioranza delle nascite avviene all'interno di unioni matrimoniali e solo l'8% sono frutto di unioni extramatrimoniali.

Per ulteriori informazioni: Adele Menniti tel. 3391784632

Roma, 4 settembre 2001



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