Comunicato stampa

LE FAMIGLIE A SCUOLA DI BIOTECNOLOGIE

30/03/2001

COMUNICATO N.31/2001

LE FAMIGLIE A SCUOLA DI BIOTECNOLOGIE

Il Cnr ha distribuito nelle scuole un kit- Greenmagic- per coltivare piante senza terra:

oggi un incontro a Napoli di 50 scuole per parlare delle biotecnologie.

Pipetta, ansa, piastra, acqua ossigenata e semi di pisello. E' il kit del piccolo biotecnologo, confezionato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, che lo ha cominciato a distribuire in alcune scuole medie e superiori di Napoli col nome Greenmagic. Ad avere questa originale idea, che ha destato la curiosità di molti ragazzi, è stato Roberto Defez, un giovane ricercatore dell'Istituto Internazionale di Genetica e Biofisica del CNR, che si batte da anni per le biotecnologie buone: "Preferisco chiamarle biotecnologie responsabili - spiega il ricercatore - quelle cioè sottratte alle multinazionali e affidate invece a enti di ricerca come il nostro che possono gestirle in maniera corretta e adeguata, offrendo ogni garanzia a quei cittadini che temono modificazioni pericolose in campo agro-alimentare".

Per fare conoscere meglio il problema, il Cnr ha lanciato una campagna di sensibilizzazione in diverse scuole campane, consegnando a ogni studente il kit, e promuovendo per oggi a Napoli, presso la scuola media Verga (via Bosco di Capodimonte) un incontro nazionale al quale parteciperanno genitori, professori, rappresentanti del Ministero della Pubblica Istruzione e di studenti di 50 scuole campane. "Grazie a questo progetto- spiega Roberto Defez - le famiglie coinvolte hanno potuto assistere allo sviluppo della pianta, dalla nascita della radice sino al matrimonio con batteri del terreno e hanno potuto approfondire un tema molto complesso". Tutto questo senza la terra, naturalmente, per evitare il rischio che lo sterco degli animali, che contiene sostanze tossiche, compresi gli antibiotici, possa, trasformarsi da fertilizzante in inquinante dell'agricoltura.

Un'iniziativa molto apprezzata anche dai genitori, che dal sondaggio condotto dal Cnr dimostrano di non conoscere a fondo il tema: l'89% infatti ha già sentito parlare di biotecnologie ma solo il 34% riesce a darne una definizione corretta e il 40% vorrebbe ulteriori chiarimenti. Favorevole al loro uso in campo medico è il 52%, mentre il 23% è contrario a causa dei timori per la salute (40%), per le conseguenze (14%) o per la natura (11%). Quanto ai prodotti transgenici, ne ha sentito parlare l'87% del campione, ma in maniera corretta solo il 48%. E sempre il 48% si dice contrario a manipolazioni genetiche in campo alimentare: il 40% per non alterare la natura, il 20% perché teme rischi per la salute, il 14% per timori di altre conseguenze e il 16% perché preferisce le cose naturali; solo l'1% dichiara motivi etici e religiosi e il 9% non sa.

"Quello delle biotecnologie - conclude il ricercatore del CNR di Napoli - è un settore molto temuto ma poco conosciuto, come dimostra il nostro sondaggio. Eppure queste tecnologie hanno un enorme potenziale, perché possono aiutarci a sviluppare un'agricoltura più rispettosa dell'ambiente, aumentando le rese agricole e riducendo l'utilizzo di prodotti chimici, e possono essere sviluppate per rispondere in modo mirato alle esigenze dei Paesi in via di sviluppo. Le biotecnologie rappresentano uno strumento molto versatile: più che combatterle sarebbe il caso di utilizzarle per perseguire i giusti obiettivi".

Roma, 30 marzo 2001


News a cura dell'Ufficio Stampa

Responsabile Unità Ufficio stampa:
Marco Ferrazzoli
marco.ferrazzoli@cnr.it
ufficiostampa@cnr.it
06 4993 3383