Progetto comune di ricerca

Identificazione dei geni responsabili della suscettibilita’ allo sviluppo dei tumori tiroidei familiari.

Responsabili di progetto
Alfredo Fusco, Guillermo Juan Juvenal
Accordo
ARGENTINA - CONICET - Consejo Nacional de Investigaciones Científicas y Técnicas
Bando
CNR/CONICET 2011-2012
Dipartimento
Scienze della Vita
Area tematica
Scienze biomediche
Stato del progetto
Nuovo

Proposta di ricerca

In alcuni tipi di cancro ereditari come per esempio il cancro della mammella, dell’ovaio e del colon-retto, alcuni geni coinvolti nel processo dello sviluppo dei tumori sono già conosciuti. Le alterazioni genetiche, mutazioni, possono essere trasmesse dai genitori ai figli, essendo gli individui portatori della mutazione responsabile della suscettibilità a sviluppare quel tipo di tumore. Questo fatto implica la necessità di effettuare un controllo genetico in famiglie intere affinchè siano informate, non soltanto sulla probabilità di svillupare una neoplasia e di trasmettere questa predisposizione allo sviluppo di un tumore ai loro figli, ma anche sulla prognosi, sulle procedure di diagnosi precoce ed il trattamento più adeguato da eseguire, permettendo allora di stabilire una corretta terapia clinica e chirurgica. Tuttavia, in altri tipi di cancro ereditari, come nel caso die carcinomi tiroidei non midollari,  i geni coinvolti non sono stati identificati e soltanto si può parlare di rischio genetico in termini di probabilità.
Il carcinoma della tiroide e’ il piu’ frequente tumore di origine endocrina ed e’ al settimo posto fra i tumori delle donne . La sua incidenza e’ aumentata in maniera significativa nei paesi indistrializzati nele eultime decadi. Al momento l’incidenza dei carcinomi tiroidei è di 4, 9 e 14.1 per milione di abitanti negli USA per quanto riguarda, rispettivamente, maschi e femmine di origine Europea.
E’ stato acclarato che il rischio di cancro tiroideo presenta un acomponente genetica piu’ grande che il rischio di altri tipi di cancro, e questo rischio va anche oltre la famiglia principale (nuclear family). E’ stato riportato che il rischio e’ piu’ alto per i parenti maschi di primo grado di maschi portatori, ma più basso per le parenti femmine di primo grado di femmine portatrici. 
Il carcinoma tiroideo non midollare di tipo familiare (FNMTC) è un’entita’ clinica  caratterizzata da un fenotipo piu’ aggressivo rispetto ai rispettivi carcinomi sporadici.  Studi epidemiologici indicano che circa il 5% di tutti i carcinomi papillari della tiroide hanno una componente familiare. Famiglie con con la ricorrenza di tumori tiroidei non midollari faniliari  sono state ripetutamente riportate in letteratura, ma i tentativi di identificare il gene/i geni responsabili non hanno avuto successo. Piu’ recentemente è stata riportata un’aumentata incidenza di FNMTC. L’identificazione di tale/tali geni non solo pernetterà di stabilire in maniera inequivocabile l’FNMTC come entità clinica, fornendo  un importante mezzo diagnostico al clinico, ma anche  eluciderà i  meccanismi molecolari della carcinogenesi tiroidea.
Presso l’Istituto Comission Nacional de Energia Atomica il gruppo di ricerca guidato dal Prof. Guillermo Juvenal in collaborazione con l’Hospital Churruca y Austral ha raccolto i dati clinici, i linfociti normali, e/o il tessuto tiroideo normale e neoplastico  di circa 120 individui appartenenti a 40 famiglie nelle quali almeno tre membri sono affetti da carcinoma tiroideo di tipo papillare (PTC).
La prima tappa sarà quella di verificare la diagnosi dei carcinoma tiroidei sviluppatisi nei membri delle famiglie selezionate da parte di due indipendenti anatomo-patologi. Tutta questa primaparte sarà svolta presso l’Istituto di Ricerca di Bienos Aires.

Obiettivi della ricerca

L’obiettivo di questa ricerca è l’identificazione di geni responsabili di una maggiore siscettibilità all’insorgenza di carcinomi tiroidei di tipo papillare.
Tale identificazione potrà pernettere in futuro di individuare soggetti a rischio che pertanto andranno soggetti ad un constante monitoraggio. Inoltre, i risultati che prevediamo di conseguire mediante questi studi dovrebbero contribuire ad una maggiore comprensione dei meccanismi molecolari alla base ello sviluppo dei carcinomi tiroidei  non midollari che al momento  sono ben lontano dall’essere completamente elucidati.

Ultimo aggiornamento: 19/06/2025