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Il territorio di Limone ha subito importanti effetti dannosi anche dagli apporti dei principali tributari del torrente Vermenagna, tra cui il torrente San Giovanni: in questa foto gli effetti erosivi connessi alla piena del San Giovanni a danno di manufatti di attraversamento e di edifici prossimi all’alveo (foto Luino).
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A monte di Ponte di Nava, al km 4 della SP154, le acque del Tanaro hanno nuovamente asportato un tratto della strada, nel medesimo punto che era già stato lesionato nel novembre 2016 (44°07’20.42”N 7°49’28.93”E)(foto Acquarone).
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Torrente Armella presso le scuole medie di Ormea. A monte del primo ponte del paese il torrente si è allargato notevolmente, giungendo ad occupare un’area ampia circa 80 m prima di incunearsi sotto il ponte e scorrere nell’abitato (frame da volo drone Germy Isan, modificato).
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a) Ormea: a) ponte della Cartiera sul Tanaro, sormontato e danneggiato (foto Luino); b) ponte dei Barchi: asportate e lesionate le ringhiere (foto Luino);
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b) Ormea: deposito dei pullman inondato. Le acque hanno trascinato ed incastrato un automezzo che ha dovuto essere sollevato nei giorni successivi da una grossa gru posizionata sulla sponda opposta (frame da volo drone GEDI Visual); d) erosione spondale del Tanaro che ha danneggiato la SS28, all’altezza della Cartiera di Ormea (frame da volo drone GEDI Visual)
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La possente struttura del Ponte Odasso, fotografato dalla sponda sinistra sabato 3 ottobre (foto Luino). Le ringhiere, ricostruite dopo l’evento del 2016, sono state nuovamente asportate. La luce delle tre arcate si è sempre dimostrata insufficiente al deflusso delle portate straordinarie anche per la presenza di notevole materiale flottante. Dopo oltre 25 anni di discussioni, l’opera è stata demolita nel novembre 2020. Nel riquadro un’immagine della tarda serata del 2 ottobre (foto L’Unione Monregalese).
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Tanaro (vista verso monte), ripreso dal drone di Arte.tv. Ponte romano di Bagnasco, già parzialmente lesionato dalla piena del novembre 1994, ha resistito anche in questa occasione
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Ceva, 3 ottobre 2020, ore 12: sponda sinistra, via Polveriera, in zona Oltretanaro. Anche in questa occasione, come nel 1994 e 2016, le acque hanno alluvionato un’ampia area e inevitabilmente il pian terreno, i garage e le cantine delle villette (foto Luino).
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Bastia Mondovì: il ponte principale del paese ripreso dalla sponda sinistra, sabato 3 ottobre. (foto L’Unione Monregalese). Il rilevante materiale flottante depositato sulla strada testimonia l’altezza raggiunta dal livello del Tanaro.
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Volo aereo dell’8 ottobre 2020: traversa di derivazione di Clavesana parzialmente intasata dalla presenza di materiale flottante (foto Turconi)
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Pamparato. L’antico ponte romano (44°16’36.44”N 7°54’37.83”E), simbolo del centro abitato, è stato sormontato e parzialmente danneggiato, ma ha comunque resistito all’impatto dell’ennesima piena del T. Casotto (foto Luino).
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Diga della Piastra, veduta aerea dell’8 ottobre 2020 e ripresa da terra (foto Turconi). L’invaso è stato parzialmente riempito da materiale flottante e da un rilevante volume, anche se non quantificabile, di materiale lapideo.
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Garessio, 9 novembre 1994. Vista aerea del “concentrico”, la zona maggiormente colpita dall’inondazione: alveo del Tanaro e confluenza sinistra del Rio Luvia (foto Luino).
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L’evento del 2-3 ottobre 2020 ha interessato anche l’abitato di Limone, in particolare le abitazioni più vicine al torrente Vermenagna, i cui cortili sono stati colmati da consistenti depositi lapidei di spessore anche superiore al metro (foto Turconi).
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Gravi danni ha subito anche la parte settentrionale della regione: nella foto, la zona industriale di Roccapietra (Vercelli), ripresa da valle a monte qualche giorno dopo l’evento. In primo piano è evidente la profonda erosione di sponda che ha causato l’asportazione di gran parte del terreno su cui insiste l’avio superficie.
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Il ponte che collega Gattinara e Romagnano, tra le provincie di Vercelli e Novara, ha subito il crollo di una pila e di due impalcati.
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Biella, edificio distrutto dall’impeto delle acque del torrente Cervo.
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Zone maggiormente colpite dall’evento meteorologico e alluvionale del 2-3 ottobre 2020: sono indicati il centro abitato e il corso d’acqua.