Press release

CALZATURE: LA SCARPA ITALIANA PRONTA ALLA SFIDA MONDIALE - IL CNR RILANCIA LA TRADIZIONE DEI NOSTRI CIABATTINI

28/02/2001

COMUNICATO N. 16/2001

CALZATURE: LA SCARPA ITALIANA PRONTA ALLA SFIDA MONDIALE

IL CNR RILANCIA LA TRADIZIONE DEI NOSTRI CIABATTINI

Al via un progetto cofinanziato dall'Ue.

Uno scanner prenderà la forma del piede per ottenere scarpe su misura

Anche la scarpa vuole la sua parte, soprattutto in un Paese come il nostro che vanta una tradizione calzaturiera di tutto rispetto indebolita però, negli ultimi tempi, dalla concorrenza spietata delle industrie straniere, specie orientali, avvantaggiate dai bassi costi della manodopera.

Per cercare di restituire competitività ai ciabattini italiani ora scende in campo anche il Consiglio Nazionale delle Ricerche che con l'Istituto di Tecnologie Industriali e Automazione di Milano coordina e gestisce EUROShoE, un progetto europeo di 40 miliardi di lire - finanziato al 50% dall'Unione Europea - destinato a produrre e immettere sui mercati tecnologie avanzate per la produzione di scarpe. Una strategia inaugurata per la prima volta nel 1995 grazie ad uno stanziamento del MURST di 12 miliardi di lire che permise proprio al CNR di realizzare un centro pilota ad Ozzero, nei pressi di Vigevano, patria della calzatura.

"L'Europa - spiega il direttore dell'ITIA-CNR Francesco Jovane - sta perdendo colpi nel settore calzaturiero non solo a causa dei costi elevati della manodopera ma anche della scarsità di innovazione in termini di metodologie e tecnologie. Sarebbe tuttavia un vero peccato disperdere un patrimonio di conoscenze che ha permesso all'Italia di ottenere la leadership sui mercati internazionali".

Proprio per questo motivo il Consiglio Nazionale delle Ricerche si è impegnato in un settore apparentemente lontano dai propri interessi ma cruciale per lo sviluppo del segmento manifatturiero, sempre più coinvolto dalla new economy: l'idea di base è infatti quella di fornire alle imprese macchine e sistemi adatti a realizzare scarpe su misura di grande qualità, paragonabili addirittura a quelle artigianali ma prodotte su scala industriale. L'intero ciclo prevede infatti la fornitura alle aziende europee interessate di strumenti di progettazione avanzata, di tecnologie e sistemi avanzati di produzione e persino di "scanner" per ricopiare fedelmente la forma del piede.

Un'iniziativa molto "sentita" - che verrà presentata ufficialmente giovedì 1° marzo 2001 al Castello di Vigevano da Ezio Andreta, Direttore della Ricerca dell'UE per il manufatturiero, e Francesco Jovane - alla quale hanno aderito sinora 33 partner di 9 Paesi europei, decisi a sfruttare la creatività italiana per restituire dignità alla scarpa.

 

 

Roma, 28 febbraio 2001



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