30/12/2000
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
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COMUNICATO N.70/2000
ANCHE GLI SCIENZIATI ITALIANI A CACCIA DI E.T.
IL CNR SPERIMENTA NUOVE TECNICHE PER VITA EXTRATERRESTRE
Anche gli scienziati italiani sono a caccia di E.T. Il tema della vita extraterrestre, che suscita da sempre gronde curiosità e anche qualche timore, torna in primo piano grazie alla nuova tecnica di studio promossa dal Consiglio Nazionale delle Ricerche che, attraverso l'Istituto di Fisica dello Spazio interplanetario di Roma e dell'Istituto di Radioastronomia di Bologna, sta cercando di individuare l'acqua su altri pianeti e, quindi, la possibilità di uno sviluppo prebiotico o biologico. Ma è davvero possibile che nell'Universo ci siano altri esseri viventi? "In passato -spiega il prof. Cristiano Batalli Cosntovici, dirigente di ricerca del CNR - sono già stati elaborati metodi di ricerca anche molto avanzati, qoati quello dello svizzero Mayor o degli americani Marcy e Buttler, che finora hanno scoperto in maniera indiretta una quarantina di pianeti extrasolari, ma senza poterne verificare la composizione chimica".
Nel frattempo però Cosmovici e i suoi collaboratori di Bologna hanno sviluppato una nuova tecnica per cercare di scoprire l'acqua su pianeti extrasolari "Nel 1994 - precisa lo studioso del CNR -abbiamo potuto osservare, in seguito all'impatto della cometa Shoemalcer-Levy con Giove, nubi di vapore acqueo di sicura origine cometaria nell'alta ionosfera di Giove" Inoltre è stata avviata con il radiotelescopio da 32 metri di Medicina (Bo), e grazie aduno spettrometro con 24 milioni di canali, una strettissima collaborazione col progetto americano SETI (Search far Extraterrestrial Intelligente).
Proprio questo spettrometro multicanale, attraverso l'uso di un sofisticato software e a breve di un nuovo radiotelescopio da 64 metri allestito in Sardegna, permetterà di differenziare un segnale "intelligente" proveniente dal cosmo da milioni di segnali di rumore elettromagnetico provenienti dalla ionosfnra terrestre. Insomma, se c'è qualche forma di vita primordiale o intelligente in qualche altro pianeta della Galassia, forse un giorno non lontano la potremo identificare.
Roma, 30 dicembre 2000
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