Press release

L'IRP - CNR PRESENTA I RISULTATI DELL'OSSERVATORIO SULLE INTENZIONI DI FECONDITA'

20/07/2000

COMUNICATO N. 39/2000

L'IRP - CNR PRESENTA I RISULTATI DELL'OSSERVATORIO SULLE INTENZIONI DI FECONDITA'

Roma, 20 luglio - Perché la fecondità italiana è così bassa? In futuro gli italiani torneranno ad avere più figli?

Per rispondere a queste domande l'Istituto di Ricerche sulla Popolazione (IRP) del Consiglio Nazionale delle Ricerche ha deciso di avviare un Osservatorio sulle intenzioni riproduttive che raccoglie annualmente le decisioni delle donne italiane di avere o non avere figli, e ne segue le modifiche nel tempo. Infatti, ogni anno l'Istituto reintervisterà una parte delle donne italiane per analizzare se effettivamente le loro intenzioni si siano realizzate nei tempi dichiarati e, se no, perché.

Si tratta di un campo di ricerca nuovo nel panorama degli studi di popolazione del nostro paese, che avvia un sistema di monitoraggio sul fronte delle aspettative e prospettive della fecondità italiana.


L'IRP ha prodotto un Primo Rapporto sulle intenzioni, i desideri e le scelte delle donne italiane in tema di fecondità ,curato da Giuseppe Gesano, Adele Menniti, Maura Misiti, Rossella Palomba e Loredana Cerbara. L'indagine, di tipo telefonico, è stata svolta nei primi mesi di quest'anno su un campione rappresentativo di 1500 donne di età fra i 20 e i 40 anni, residenti nelle tre aree geografiche (Nord, Centro e Mezzogiorno).


Le intenzioni di avere figli

Circa un quarto delle donne intervistate esprime l'intenzione di avere un figlio nei prossimi due anni. Tra chi è già mamma l'intenzione di avere un altro figlio è nettamente più alta per chi ha un figlio al di sotto dei tre anni (23% vogliono un altro figlio) che non tra quelle con figli adolescenti (10%). Per le nubili l'intenzione di avere figli è strettamente legata ad un progetto matrimoniale: tra chi pensa di sposarsi entro un biennio dall'intervista più di un terzo si dichiara intenzionata ad avere un figlio, tra chi non ha un matrimonio in vista la percentuale scende al 5%.


Se le intenzioni si realizzassero


Il tasso atteso di fecondità per la fine del 2000, se le intenzioni espresse dalle donne italiane si realizzassero, sarebbe di 1,19 figli per donna. Questo valore, molto vicino all'attuale, fa ipotizzare un arresto del calo delle nascite se non addirittura una leggera ripresa della fecondità. Questo è in linea con quanto ci si aspetta dagli ultimi dati ISTAT e ci incoraggia a proseguire in questo tentativo di previsione a brevissimo termine nei prossimi anni..

Il Rapporto è completato da un capitolo che fa il punto sui principali fattori demografici che hanno determinato il calo delle nascite in Italia. Il questionario di indagine con le relative frequenze e un capitolo sulle strategie di campionamento sono allegati al Rapporto.

Una sintesi della ricerca è disponibile su richiesta presso l'Istituto


Per maggiori informazioni contattare:

Adele Menniti IRPtel 0649932869 fax 0685834506

email: menniti@irp.rm.cnr.it



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