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La 'biofortificazione' per migliorare la qualità nutrizionale degli ortaggi

03/02/2020

  Produzione di fagiolino biofortificato in silicio, sistema di coltivazione senza suolo in vaso con substrato
Produzione di fagiolino biofortificato in silicio, sistema di coltivazione senza suolo in vaso con substrato

L'Istituto di scienze delle produzioni alimentari (Ispa) del Cnr ha tra le linee di attività una serie di ricerche sulla biofortificazione, cioè il processo che consente di migliorare la qualità nutrizionale di una pianta o di una porzione di essa. All'argomento il portale Food Hub dedica uno spazio di approfondimento.

La produzione di vegetali biofortificati può essere ottenuta mediante differenti approcci: tecniche di ingegneria genetica, sistemi convenzionali di miglioramento genetico delle piante, approcci di tipo agronomico.

Tra gli approcci agronomici, notevole interesse suscitano i sistemi di coltivazione senza suolo in quanto permettono di gestire in maniera molto precisa e appropriata la nutrizione della pianta, modulando l’accumulo e/o la riduzione di elementi minerali utili o meno per la salute umana.

Aumentare la quantità di micronutrienti biodisponibili in alimenti vegetali per il consumo umano è una sfida particolarmente importante sia per i Paesi in via di sviluppo che per quelli industrializzati; tale processo potrebbe anche rappresentare un valore aggiunto per le produzioni ottenute in società economicamente più evolute, in quanto possono favorire una maggiore competitività dei prodotti.

Per informazioni:
Francesco Serio
CNR - Istituto di scienze delle produzioni alimentari
Via G. Amendola 122/0 Bari
francesco.serio@ispa.cnr.it
080.5929313
Massimiliano D'imperio, Cnr - Istituto di scienze delle produzioni alimentari, Via G. Amendola 122/0 Bari - massimiliano.dimperio@ispa.cnr.it

Ufficio stampa:
Pasquale Del Vecchio
CNR - Istituto di scienze delle produzioni alimentari
pasquale.delvecchio@ispa.cnr.it
080.5929377

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