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Cooperazione Italia-Ecuador: la firma del Cnr

17/07/2017

La stretta di mano tra i due firmatari, Juan Holguín Flores e Massimo Inguscio
La stretta di mano tra i due firmatari, Juan Holguín Flores e Massimo Inguscio

E' stato firmato oggi dal presidente del Consiglio nazionale delle ricerche, prof. Massimo Inguscio, e dall’Ambasciatore dell’Ecuador in Italia, Juan Holguín Flores, un Accordo di cooperazione scientifica tra i due paesi.

Questa mattina la Segreteria dell'istruzione superiore, scienza, tecnologia e innovazione dell’Ecuador (Senescyt) e il Consiglio nazionale delle ricerche hanno sottoscritto, presso l'Aula Fermi del Cnr, un accordo di cooperazione scientifica. Alla cerimonia della firma hanno preso parte l’Ambasciatore dell’Ecuador in Italia, Juan Holguín Flores, con al seguito i funzionari della Missione diplomatica ecuadoriana e il presidente del Cnr Massimo Inguscio, accompagnato da Virginia Coda Nunziante, responsabile f.f. della Struttura di particolare rilievo Relazioni internazionali. Tra i presenti anche l'Ambasciatore dell'Ecuador presso la Santa Sede, Santiago Ruiz e Riccardo Pietrabissa, vicepresidente del Consiglio scientifico del Cnr.

Il negoziato tra i due paesi era iniziato nel 2015, con la visita del vicepresidente della Repubblica dell’Ecuador, Jorge Glas Espinel, rafforzandosi nel 2016 con l’elezione alla presidenza di Inguscio.

L’accordo Senescyt-Cnr intende promuovere la cooperazione tra gli scienziati di entrambi i paesi attorno a progetti comuni, anche attraverso workshop, conferenze, scambi di studio e seminari che riguarderanno settori come la sicurezza alimentare, la cura delle malattie, le nanotecnologie, il clima e l’inquinamento ed altri. Scopo della collaborazione sarà quello di effettuare il trasferimento tecnologico e di conoscenze scientifiche in diverse aree di interesse. Tra le numerose possibilità di cooperazione, quella si sviluppare un laboratorio di ricerca nella Amazzonia ecuadoriana e ricerche nell’area geografica delle Galapagos, entrambi territori ancora poco contaminati e quindi di grande interesse per la scienza.

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