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IL PRESIDENTE DEL CNR AL MINISTRO BRUNETTA

29/05/2009

Maiani: "Ente troppo burocratizzato? Il suo snellimento è tra gli obiettivi del mio mandato. Ma da noi si fa anche tanta ricerca!"

"Il Ministro della Pubblica Amministrazione e Innovazione Renato Brunetta è sempre stato a fianco del Consiglio nazionale delle Ricerche, impegnato in numerose iniziative congiunte. Allo scorso Forum della Pubblica amministrazione ha tenuto a presentare il progetto del CNR Smart Inclusion, che permette ai bambini costretti a lunghi periodi di isolamento in ospedale, di non perdere il contatto con il mondo esterno attraverso lavagne interattive, su cui lo stesso Ministro ha scritto 'Questa è la PA che voglio'". Così il Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Luciano Maiani, interloquisce con il Ministro Brunetta che oggi, nel corso di una trasmissione, ha criticato l'eccessiva burocratizzazione del CNR a scapito della ricerca.
Ministero e CNR collaborano per la realizzazione del fascicolo sanitario elettronico, la digitalizzazione sanitaria. Lo scorso 29 aprile è stato presentato il Fondo High Tech, a cui partecipa in maniera consistente il CNR: attraverso venture capital si punta a realizzare investimenti per lo sviluppo e la digitalizzazione delle imprese locali del Mezzogiorno.
"Ministero della Pubblica Amministrazione e CNR - prosegue Maiani - sono compagni di strada tanto è vero che in occasione del Convegno nazionale sull'innovazione, del prossimo 9 giugno, al Consiglio Nazionale delle Ricerche è affidata l'intera sessione dedicata a ricerca e innovazione, che io stesso presiederò grazie a un invito diretto del Ministro Brunetta".
Il Ministro, puntualizza Maiani, "ha ragione. Purtroppo un eccesso di burocrazia, in termini di procedure e strutture, soffoca la ricerca. Questo vale per tutti gli enti e il Cnr non fa eccezione, anche in ragione della propria complessità e di una stratificazione storica. Il Ministro ha così ragione che una ristrutturazione profonda del CNR, anche attraverso processi di semplificazione e dematerializzazione, è parte delle linee strategiche del mio mandato, espresse lo scorso anno quando ho assunto la carica di Presidente. Vorrei dire però al Ministro che il bilancio dell'attività del Consiglio nazionale delle Ricerche è di gran lunga migliore di quanto si pensi: ogni anno i ricercatori CNR ottengono oltre 250 milioni di euro per la ricerca, attraverso progetti che hanno vinto bandi di Ministeri, Regioni, Enti locali e Unione Europea. L'efficienza scientifica del Consiglio Nazionale delle Ricerche non è trascurabile anche se ci confrontiamo con l'estero. Nel VI Programma Quadro europeo il CNR si è classificato quinto come finanziamenti, dietro solo ad altri enti come il CNRS, il Fraunhofer Institut, il CEA e il Max Planck".
Quanto al rischio di un'eccessiva burocratizzazione, "vorrei sottolineare che la numerosità del personale amministrativo dell'Ente è relativamente bassa in proporzione al totale dei dipendenti, siano essi a tempo indeterminato o determinato. In particolare, su oltre 6.000 lavoratori a tempo indeterminato, il personale amministrativo è pari a sole 780 unità. Nel caso del tempo determinato, invece, su oltre 1.300 unità di personale, gli amministrativi sono circa il 15% (205)".
In conclusione, dice Maiani "possiamo dirci in convalescenza rispetto al burocratismo endemico del resto della ricerca italiana".

Roma, 28 maggio

Guido Schwarz
Portavoce del Presidente del CNR
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