05/10/2022
“The EU path to autonomy and resilience – exploring the key role of research and innovation”. È questo il titolo dell’evento annuale del GIURI, il network che riunisce le organizzazioni italiane con sede a Bruxelles operanti nel settore della ricerca e dell’innovazione, che si è tenuto il 4 ottobre, a Bruxelles, presso la delegazione Ue della Regione Emilia-Romagna.
All’iniziativa hanno preso parte, tra gli altri, Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione della Regione Emilia-Romagna, Joanna Drake, Vicedirettrice generale della DG Ricerca e Innovazione della Commissione europea, oltre ad altri esponenti istituzionali e rappresentanti della ricerca e dell’industria italiana.
L’evento ha messo in luce la rilevanza delle politiche e degli investimenti europei in materia di ricerca e innovazione per il raggiungimento degli obiettivi di autonomia strategica dell’Unione, importanza sempre più marcata nell’ambito di un contesto internazionale caratterizzato da nuove crisi e sfide. La tavola rotonda – che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Michele Bologna, Responsabile Affari europei di Enel e di Lucanos Strambini, ricercatore dell’Istituto di elettronica e di ingegneria dell'informazione e delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ieiit) – si è focalizzata in particolare sulla nuova strategia sull’energia solare e sulla normativa in materia di semiconduttori, due temi cruciali nell’ottica delle politiche sulla doppia transizione verde e digitale portate avanti da Bruxelles.
“Il contributo dell’Unione Europea – ha affermato in apertura Vincenzo Colla - è fondamentale per la ricerca nei territori. In Emilia-Romagna la creazione dell’ecosistema della ricerca e innovazione è stata legata alla capacità dei soggetti pubblici e privati di riconoscersi e di cooperare. La sfida dell'Emilia-Romagna è fare investimenti di sostenibilità che allo stesso tempo creino lavoro di qualità. In questo momento l’UE deve arrivare in tempo per dare una risposta alla crisi energetica sui territori, da parte nostra faremo il possibile per sviluppare energia di continuità, che significa investimenti di prossimità per biogas, biometano, idrogeno e altre fonti rinnovabili.”
“L'Unione europea – ha ribadito Joanna Drake nel suo keynote speech - può contribuire all'espansione e al rafforzamento della comunità di ricerca e innovazione italiana, che potrà a sua volta andare a beneficio degli sforzi volti a proteggere e trasformare l'Italia nel suo insieme. Nel mondo post-pandemico, la ricerca e l'innovazione, se ben orientate, hanno il potenziale per allentare le divisioni sociali e territoriali e contribuire a una crescita inclusiva guidata dalle capacità innovative di paesi, regioni e aziende”.
L’evento ha fornito l’occasione per rilanciare le attività del GIURI, il network con base a Bruxelles che riunisce gli uffici di collegamento e di rappresentanza presso le istituzioni europee di 62 organizzazioni italiane - università, centri di ricerca, industrie, associazioni di categoria, intermediari finanziari, regioni ed enti locali - operanti nel settore della ricerca e dell’innovazione.
“Il GIURI – ha sottolineato Mattia Ceracchi, responsabile dell’ufficio di Bruxelles di APRE, Agenzia per la promozione della ricerca europea e coordinatore del network – si è dato in questi anni difficili una duplice missione: rafforzare e connettere il sistema italiano a Bruxelles attorno alle tematiche della ricerca e dell’innovazione, e alzare l’attenzione su tali temi a livello nazionale e territoriale, per contribuire a costruire il brand “Horizon” in Italia, una necessità decisiva se si considera l’importanza che il Programma Horizon ha per il nostro Paese, in termini di investimenti e opportunità di collaborazione”.
Per informazioni:
Michele Guerrini
CNR - Unità Relazioni Europee e Internazionali
Rue du trone 98 - Bruxelles
michele.guerrini@cnr.it