19/01/2022
Il Casino dell'Aurora non ha acquirenti, per ora. L'edificio, scrigno di opere d'arte, da Guercino a Domenichino, da Paul Bril a Caravaggio, è l'unica struttura superstite della seicentesca Villa Ludovisi, che si estendeva nei pressi di Via Veneto. L'asta che si è tenuta nella giornata di ieri è andata deserta. Per la vendita si partiva da un prezzo base di 471 milioni di euro.
All'interno dell'immobile è custodito il raro e unico dipinto murale di Caravaggio, raffigurante la triade alchemica Giove Nettuno e Plutone con i segni zodiacali, scena realizzata per abbellire il camerino del cardinale del Monte, protettore dell'artista lombardo e appassionato di alchimia.
La soluzione della vendita derivava dal mancato accordo tra gli eredi del principe Nicolò Boncompagni Ludovisi morto nel 2018. Ad avere già manifestato interesse per questo gioiello architettonico sono stati Bill Gates e un emiro del Qatar.
L’ipotesi per il momento è congelata, fino al 7 aprile quando l’asta si aprirà di nuovo. Intanto su Change.org è stata lanciata una petizione intitolata “Sos cultura in svendita” che ha raccolto oltre 35mila firme per convincere il ministero dei Beni Culturali a esercitare il suo diritto di prelazione sul bene. Un diritto che si tradurrebbe nell' esborso pari a circa un quarto del budget annuale del Ministero.
Per informazioni:
Sandra Fiore
CNR - Ufficio Stampa
sandra.fiore@cnr.it
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