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Letteratura e arte: risorse contro l'isolamento e l'esclusione al tempo del Covid-19

21/06/2021

Immagine a cura di Emilia del Giudice
Immagine a cura di Emilia del Giudice

Il gruppo di ricerca del Cnr-Isem di Milano, composto da Patrizia Spinato (coordinatrice), Alessandra Cioppi, Emilia del Giudice, Alberto Guasco, Martina Mattiazzi, insieme ai collaboratori esterni Yenifer Castro Viguera (Oficina del Programa Martiano, Cuba), Paulo Irineu Fernandes (Instituto Federal de Educação, Ciência e Tecnologia do Triângulo Mineiro, Brasile), Pilar Galarza (UNAM, Messico), Armandina Maia (Università degli Studi di Milano – Instituto Camões, Portogallo), ha iniziato l’elaborazione e l’analisi statistica dei dati del questionario "Letteratura e arte: risorse contro l’isolamento e l’esclusione al tempo del Covid 19" avviato nel mese di maggio 2020.

Nell’indagine iniziale l’attenzione è stata rivolta ad evidenziare l’autopercezione riguardo a comportamenti più o meno solidali e alle strategie di reazione al virus; all’incidenza delle attività artistiche, praticate o fruite, nell’alleviare eventuali sensazioni di frustrazione, di emarginazione, di ansia dovute all’isolamento e alla limitazione delle libertà personali.
Il primo questionario è stato suddiviso in tre sezioni: la prima raccoglie i dati generali dell’intervistato; la seconda, “Percezione quarantena”, è dedicata all’autopercezione dello stato di inclusione o di esclusione sociale e si sofferma sugli aspetti di solidarietà, marginalizzazione e momenti di maggiore difficoltà; la terza sezione, “Arte e creatività”, si interroga sull’incidenza positiva dell’arte sull’isolamento e su quanto le attività creative abbiano concorso ad alleviare il peso delle preoccupazioni fisiche, sociali e psicologiche.
L’indagine è stata sottoposta a tre gruppi linguistici diversi – italiano, spagnolo e portoghese –, raggiungendo un campione totale di 1662 risposte, di cui 982 provenienti dall’area italofona, 385 dall’area ispanofona e 295 dall’area lusofona.

Nonostante vi sia una certa omogeneità nelle risposte dei tre gruppi linguistici, in particolare rispetto alla prima sezione riguardante i dati generali, dai risultati sono emerse alcune differenze determinate dalla zona di provenienza.
A titolo esemplificativo, nella seconda sezione “Percezione quarantena”, alla domanda “Hai vissuto momenti particolari di solidarietà?”, hanno risposto negativamente gli italofoni, con una percentuale del 64%; tra gli ispanofoni ed i lusofoni, invece, la maggioranza ha risposto positivamente, rispettivamente con il 59,7% e il 64,7%. Questa variazione può essere ricondotta ad una risposta culturale di maggiore coesione in situazione di rischio. Per quanto riguarda le strategie attuate per il superamento dei momenti di particolare avvilimento (domanda 10, “Come hai superato i momenti di maggiore difficoltà?”), si osserva invece una certa omogeneità tra i tre gruppi, con una percentuale che tende a salire relativamente al supporto di amici e parenti; ciò è dovuto con tutta probabilità alla potente influenza della famiglia e degli stretti rapporti interpersonali che contraddistingue la cultura delle tre aree linguistiche considerate.
Nella terza sezione, “Arte e Creatività”, si è indagata l’influenza delle attività ricreative durante il periodo di emergenza sanitaria. L’impatto positivo dell’arte e della creatività durante la pandemia ha avuto un ruolo decisivo: esaminando le risposte, si osserva che la maggioranza del campione ha dedicato buona parte del suo tempo alle arti e ha tratto da esse un forte supporto. Nello specifico, risulta in maniera omogenea per i tre gruppi che la lettura è stata l’attività che più ha reso tollerabile il periodo di quarantena, seguita da interessi legati ai mezzi di comunicazione e in terza battuta, soprattutto per quanto riguarda l’area lusofona, dalla musica. Traspare dunque il potere di evasione della lettura, percepita come viaggio virtuale e potenziale straniamento dalla realtà quasi distopica vissuta durante il lockdown. Nella domanda 13, in cui si è specificato il genere di lettura prediletto, è emerso un risultato abbastanza unanime: italofoni e ispanofoni hanno dato la loro preferenza alla narrativa, soprattutto romanzi, rispettivamente con il 64,4% e il 70,9%; i lusofoni, con una percentuale del 58%, hanno invece privilegiato giornali e riviste, forse evidenziando, con maggiori preoccupazioni, una minore propensione ad una concentrazione di lungo respiro e la necessità di mantenersi informati attraverso la stampa tradizionale.

Durante la raccolta e l’analisi dei dati, e con il protrarsi dell’emergenza pandemica, è emersa l’esigenza di avviare una seconda parte dello studio, volta ad approfondire alcuni aspetti che inizialmente non erano stati adeguatamente considerati. Si sono ulteriormente analizzate la personale percezione della quarantena, ovvero l’autopercezione dello stato di inclusione o di esclusione sociale; il grado di fiducia nella gestione politica e nella diffusione di informazioni da parte dei mass media, con particolare attenzione all’infodemia e a quanto questa abbia influito sulla decisione di vaccinarsi; l’incidenza della multimedialità nell’affrontare positivamente l’isolamento, attraverso manifestazioni artistiche e creative; l’importanza o l’assenza delle pratiche religiose durante un’emergenza sanitaria di eccezionale e di ignota portata, specificatamente riferita ad un avvicinamento o allontanamento dalla fede.
La finalità di questa seconda parte dell’indagine è quella di arricchire i risultati della ricerca relativi al periodo pandemico, che nell’ambito dei paesi di lingua italiana, spagnola e portoghese si è evoluto nel tempo con valori, dinamiche e ritmi differenti.
La seconda parte del questionario è stata diffusa a partire dalla seconda metà di giugno 2021 attraverso i canali social, mailing list, blog Dal Mediterraneo agli Oceani, il sito Cnr-Isem e contatti istituzionali e no della Sede di Milano del Cnr-Isem. 

I dati raccolti sono assolutamente anonimi e trattati in forma aggregata.

Seguono in calce i link per accedere alla prima e alla seconda parte del questionario.

Per informazioni:
Patrizia Spinato
CNR - Istituto di storia dell'Europa mediterranea
ISEM Sede di Milano
Piazza Sant'Alessandro 1, Milano (MI), 20123
csae@unimi.it
0250313556/7

Ufficio stampa:
Martina Mattiazzi
CNR - Istituto di storia dell'Europa mediterranea
csae@unimi.it
0250313556/7

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